Le Domande del Comitato e le Risposte dell’Azienda.
903/01/2013 di Bonfa.it
Il 3 dicembre 2012 il Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord, in sede di incontro con ATAC, aveva posto delle domande scritte all’azienda. Il 21 dicembre l’azienda ci ha risposto così
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(C=Comitato, A=Atac)
C: Quando verrà pubblicato il Bilancio ATAC 2012 ?
A: Il bilancio di esercizio 2012 di Atac, come previsto dalla normativa vigente, deve essere approvato entro il 30 giugno 2013.
C: Quando verrà pubblicata la nuova carta dei servizi 2013?
A: La Carta dei Servizi 2013 sarà presumibilmente pubblicata entro aprile/maggio 2013.
C: Quali sono le “motivazioni di servizio” che portano a sopprimere dalle 10 alle 20 corse urbane giornaliere?
A: Le “motivazioni di servizio” a cui si fa riferimento per le soppressioni dei treni, sono da ricondurre alla carenza di organico ed alla eventuale indisponibilità ad effettuare prestazioni straordinarie da parte del personale di condotta. Questa problematica, si risolverà, presumibilmente entro i primi mesi del 2013
C: Quali sono le REALI motivazioni che spingono l’azienda ad adottare il CONDUCENTE UNICO sulla tratta urbana dal prossimo anno?
A:La gestione del servizio a “ Conducente Unico” deriva dal fatto che sono state sistemate tutte le banchine della tratta ferroviaria, che la figura del Capotreno nella tratta urbana può essere quindi rifunzionalizzata, soprattutto in considerazione dell’attuale condizione di sott’organico dei macchinisti e dalla necessità di aumentare il servizio nella tratta extraurbana.
C: Perchè la stazione di Prima Porta è stata inaugurata e aperta al pubblico seppur incompleta e senza dare la possibilità di accesso a persone disabili e a neonati/bambini in carrozzella? Entro quando verrà sistemata?
A: La stazione di Prima Porta è stata aperta al pubblico, limitatamente alle banchine, a seguito dell’innalzamento dei binari. Il successivo completamento dei lavori che in un primo tempo era stato previsto per la fine di dicembre, ha subito uno slittamento dei tempi a causa della mancata sostenibilità economica (ovvero mancati pagamenti) da parte della Regione Lazio.
C: Perchè nella stazione di Montebello gli ascensori sono entrambi fuori uso da mesi, rendendo inaccessibile il treno a disabili e carrozzine? Entro quando verranno riparati?
A: Gli ascensori presenti nella Stazione di Montebello, sono perfettamente funzionanti, ma per motivi di sicurezza (come da Regolamento di Esercizio) non possono essere lasciati in funzione, in mancanza dell’Operatore di Stazione. Per questo Atac ha progettato ed attuato un sistema “di remotizzazione” che, grazie al controllo a distanza da parte della Sala Operativa, consentirà di tenere in funzione gli impianti, anche in mancanza del Personale preposto. Tale sistema previsto anche per alcune stazioni della Metropolitana e della linea Roma Lido, entrerà in funzione ad ottenimento dei Nulla Osta e delle autorizzazioni da parte del Ministero dei Trasporti, per tutti gli impianti. Si prevede che possa avvenire entro i primi mesi del 2013.
C:Perchè nella stazione di Rignano Flaminio sono stati accumulate pietre per impedire il passaggio delle persone a fianco dei binari?
A: Nella Stazione di Rignano Flaminio, è stata installata una recinzione allo scopo di impedire che gli Utenti accedano alla banchine passando dal “sedime ferroviario”. Infatti, in tale area è vietato il transito, ai sensi del D.P.R. 753 dell’11 luglio 1980, art. 19. Le pietre accumulate, a cui si fa riferimento, vogliono avere unicamente funzione di ulteriore dissuasione al transito per la sicurezza delle stesse persone.
C: Perché in alcune stazioni (come quella di Rignano Flaminio) non è possibile far transitare persone disabili per colpa di tornelli non a norma?
A: Il problema dell’accesso dei disabili con carrozzella alla stazione di Rignano Flaminio, troverà un primo avvio di soluzione il prossimo 7 gennaio, quando verrà provvisoriamente aperto il parcheggio sito sul lato destro della Stazione munito di apposito cancello. Fermo restando che l’accesso stesso, al momento, avverrà sotto la responsabilità personale del Disabile in quanto per ora non è sostenibile la salita e la discesa dai treni. E’ in avanzata fase di realizzazione un Progetto di carrelli automatici che consentano l’elevazione delle carrozzelle dalla banchina al piano di accesso al treno.
C: Perchè il sottopasso di attraversamento dalla strada alla stazione di Monte Antenne è lasciato alla mercè di sbandati e zingari, con accampamenti e nella sporcizia più totale? Dobbiamo attendere che si verifichi un altro caso di violenza mortale come quella accaduta vicino la stazione di Tor Di Quinto qualche anno fa?
A: Per quanto riguarda i problemi relativi alla Stazione di Monte Antenne, si comunica che questa verrà monitorata dalla fine del mese di gennaio ed i primi del mese di febbraio.
C: Perchè non ci sono i controllori sui treni?
A: La validazione dei titoli di viaggio viene effettuata, come per le Metropolitane, al momento dell’accesso nelle Stazioni. Inoltre, si comunica che tutte le stazioni della tratta urbana verranno munite di tornelli entro il prossimo 31 gennaio. Entro questa data, sarà completata anche l’ultima Stazione della tratta extraurbana, laddove era stata programmata l’installazione della tornelleria (Riano, Castelnuovo di Porto, Morlupo, Rignano Flaminio, S. Oreste, Civita Castellana e Viterbo).
C: Perché dobbiamo pagare un biglietto/abbonamento per viaggiare su veri e propri carri bestiame, vecchi, sporchi e maleodoranti, senza aria condizionata?
A: Lo stato dei treni, purtroppo, dipende spesso anche da episodi di vandalismo da parte di alcuni passeggeri, spesso, anche non paganti.
C: Quando riceveranno una risposta (vera e non generica) i reclami pervenuti tramite il portale ATAC di cui elenchiamo quelli di luglio e agosto da noi censiti?
A: A tutte le segnalazioni che pervengono attraverso il sito www.atac.roma.it, viene data una risposta. Si intende, comunque, attraverso questa e-mail dare maggiori elementi di risposta anche a quelle richieste.
C: Qual è il piano del nuovo AD di ATAC per risolvere i problemi sulla linea?
A: Per migliorare il servizio sulla linea, si intende portare avanti il progetto in corso con il coordinamento di un Program Manager.
C: Vogliamo avere i risultati del report compilato dagli addetti alla customer mandati in giro sulla linea e nelle stazioni a luglio e agosto
A: Il tema sarà affrontato in un secondo momento
C: Vogliamo avere i risultati della customer (alla quale il portavoce del Comitato ha partecipato personalmente) fatta da societá esterna (per conto ATAC) direttamente sui treni alla fine del 2011
A: Il tema sarà affrontato in un secondo momento
C: Vogliamo conoscere il Piano di comunicazione di ATAC
A: Il tema sarà affrontato in un secondo momento
C: Vogliamo conoscere il vero piano di sviluppo e di investimento sulla linea (e sul materiale rotabile/treni) per il prossimo triennio 2013-2015 da parte di ATAC/Regione Lazio
A: Per quanto riguarda il piano di sviluppo e investimento relativo alla linea ed ai treni, per il prossimo triennio 2013-2015, al momento non è stato ancora affrontato con la Regione Lazio.
C: Chiediamo un tavolo permanente tra azienda/regione e Comitato pendolari
A: Per quanto riguarda l’istituzione di un tavolo permanente tra Atac, Regione e Comitato Pendolari FRN, diamo sin da ora la nostra disponibilità per un tavolo di confronto costruttivo tra Atac e Comitato dei Pendolari. Ovviamente Atac non può prendere impegni per la Regione Lazio.
C: Proponiamo un orario con partenze «esatte» ( a 10, a 20…) e certe/sostenibili per l’azienda
A: Per quanto riguarda gli orari dei treni, Atac intende gradualmente portare la tratta urbana a “frequenza” e mantenere, invece, ad “orario” i treni extraurbani. Per la tratta extraurbana, non è possibile predisporre le partenze come richiesto, poiché gli orari sono condizionati dal binario unico e dai relativi incroci.
C: Potenziare i turni attingendo alla grande forza lavoro aziendale (12 mila dipendenti)
A: In merito alla possibilità di spostare risorse aziendali sulla tratta ferroviaria in questione, si evidenzia che sono necessarie specifiche abilitazioni delle quali non tutto il personale dispone.
C: L’attuale Carta dei servizi 2012 è insufficiente per la nostra linea e troppo sbilanciata dalla parte dell’azienda: Gli indicatori di qualità (pagina. 31) sono insufficienti e basati su parametri generici, La soddisfazione dei clienti (pagina 33) è al 60%, Non troviamo traccia di una polizza assicurativa che ci tutela in caso di problemi sulla linea RM-VT (pagina 68), Le penalità su disservizio sono demandate al contratto di servizio prorogato dal Comune di Roma fino al 31/12/12 (costo 350 milioni di euro per 9 mesi) (pagina 72) e successivo nuovo affidamento ad ATAC fino al 2019, sempre sulla base dello stesso contratto di servizio 2005-2011.
A: La Carta dei Servizi a cui si fa riferimento probabilmente è quella in essere tra il Comune di Roma e Atac e non quella tra Regione Lazio e Atac.
C: Vogliamo partecipare ufficialmente e attivamente alla stesura della Carta dei Servizi ATAC 2013
A: Per l’eventuale partecipazione alla stesura della Carta dei Servizi, sarà opportunamente considerata la stessa richiesta.
C: Pretendiamo maggiore sicurezza (afflusso e deflusso nelle stazioni capolinea)
A: Riguardo la sicurezza nelle fermate, si precisa che l’Azienda è in possesso del N.O. di sicurezza dell’esercizio rilasciato dal competente Ente di Sorveglianza (USTIF). Trattandosi di un punto non meglio circostanziato, in presenza di maggiori dettagli, saremo disponibili ad approfondire il tema posto.
C: Vogliamo più informazione (audio e video) in tutte le stazioni: ritardi, soppressioni, posizione dei treni.
A: E’ in corso un progetto relativo alla diffusione di informazioni audio e video presso le Stazioni.
C: Vogliamo tornelli funzionanti e presidiati nelle stazioni
A: Entro i primi mesi del 2013, 22 (ventidue) stazioni saranno dotate di tornelli.
C: Vogliamo avere le basilari informazioni per pendolari e turisti: multilingua (inglese/francese/tedesco/spagnolo) ,info su ritardi/soppressioni , orario stampato più grande
A: Prendendo atto della richiesta, si procederà come indicato, precisando, però, che al momento la lingua ulteriore, per le informazioni, sarà l’inglese.
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Nella versione PDF del comunicato Le domande del Comitato e le risposte di ATAC 2012 (370 Kb) abbiamo evidenziato in giallo le risposte che terremo sotto monitoraggio, In grigio quelle da approfondire.
Chiederemo un incontro all’azienda entro il mese di gennaio per fare il punto della situazione.
Vi terremo aggiornati.
mi sembrano tutte risposte di comodo
Cosa ne pensa il Comitato sulla richiesta molto sensata formulata da diversi utenti del servizio e che riporto di seguito.
Visto che una delle cause principali dei ritardi e che resterà perennemente pendente è:
LA PERCORRENZA DEI TRENI CHE PROVENGONO DA FUORI ROMA SULLA TRATTA URBANA.
Questa assurda situazione farà sempre sì che non ci possa mai essere un orario preciso, perchè
l’intero servizio sarebbe sempre dipendente dai ritardi non programmabili dei treni che giungono dalla tratta extraurbana.
La soluzione sarebbe molto semplice, vale a dire:
Creare 2 tratte distinte e indipendenti tra loro.
Una tratta extraurbana che abbia la sua conclusione naturale alla stazione di Montebello
Una tratta esclusivamente urbana: Montebello-Piazzale Flaminio, indipendente e non soggetta ai ritardi dell’extraurbana.
Gli utenti che giungono da fuori Roma faranno un semplice e veloce cambio di treno a Montebello.
E’ vero che la cosa potrebbe sembrare scomoda per questi ultimi, ma sarebbe una soluzione che porterebbe
un radicale miglioramento per tutti gli utenti, facendo in modo che la tratta Montebello-Piazzale Flaminio possa essere FINALMENTE
una linea di tipo Metropolitana
In sede di incontro (3 dicembre) l’azienda ci aveva annunciato di aver pensato a delle zone orarie di “rottura”: in alcune fasce orarie (mattina tardi/primo pomeriggio) quando il traffico passeggeri è minore, si interrompe il servizio extraurbano a montebello e si fa come dici tu. Noi pensiamo che dovrebbero fare un tratto (magari in via sperimentale) anche (e soprattutto) nei periodi di punta.
I treni senza aria condizionata sono disumani ad agosto e non mi pare che si sia parlato di sostituire quelli più vecchi.
Noi che viviamo tutta quella disumanità estiva in quelli che io chiamo “carri bestiame” (con tutto il rispetto per le condizioni di viaggio delle povere bestie) lo abbiamo segnalato ed evidenziato. Ci sono pochi treni dotati di aria condizionata , prevalentemente utilizzati per la tratta extraurbana (manco che noi “urbani” fossimo pendolari di serie B..) e quelli vecchi (e urbani) sono INDECENTI e INDEGNI. Treni di 30 anni fa, e non aggiungo altro. L’azienda prevede una sostituzione progressiva con treni più recenti (non nuovi) recuperati dalla Metro A. In passato fu fatta una gara per l’acquisizione di nuove vetture, ma poi è arrivata la scure governativa che ha azzerato tutto. Al prossimo incontro rimarcheremo questo aspetto, tra 4 mesi si ricomincia a soffrire di caldo…e non manca molto. grazie Marco.
Circa la segnaletica luminosa nelle stazioni extraurbane, nello specifico, non è possibile sapere nulla di nuovo? Chi viaggia negli orari serali e non conosce a memoria le fermate, non riesce mai a capire in quale stazione si è arrestato il convoglio?
Sappiamo che stanno predisponendo display informativi anche per la tratta extraurbana. teniamo sotto controllo la cosa, ma non abbiamo i tempi. Stai certo che chiederemo anche questo nel nostro prossimo incontro con l’azienda. grazie per la segnalazione
Carino, del programma del triennio appena iniziato devono ancora parlarne!!!
Alcune domande, qualche risposta e, soprattutto, qualche commento mi destano molte perplessita. Utilizzo questa linea dal lontano 1977 e mi sembra che la qualità del servizio sia andata notevolmente peggiorando, così come la quantità.
viene proposta una rottura… di carico nel trasporto attestando il servizio extraurbano a Montebello. Speroo che una tale proposta non venga presa nella minima considerazione dall’Atac anche se temo che verrà adottata.
L’attuazione di una tale proposta significherebbe la lenta agonia (e morte) del servizio extraurbano.
Infatti, quale sarebbe la convenienza di prendere il treno da Rignano, Morlupo o Castelnuovo dovendodi poi sobbarcare un trasbordo (magari otto la pioggia o nel freddo mattutino invernale quando con l’automobile si arriva a Montebello in metà (o un terzo) del tempo?
L’unico risultato certo che si otterrebbe sarebbe quello di intasare la flaminia nell’ora di punta e rendere impossibile fin dalle prime ore del mattino il parcheggio a Montebello.
Non sarebbe invece da paese civile chiedere (e ottenere) che i treni extraurbani rispettino la traccia oraria fissata?
Prendendo spunto dal mio post precedenterilevo che la contropartita offerta dall’ATAC per la rottura di… carico è addirittura quella di portare il sefvizio urbano “a frequenza” anziche ad a orario”. Non mi sembra una grande conquista, anzi, a ragionarci bene si tratta di un notevole passo indietro.
Vorrei far notare che l’infrastruttura ferroviaria è formata da tre grandi elementi: l’armamento con tutti i congegni che consentono la circolazione sicura dei treni; il materiale rotabile e il personale, allo stato la tratta urbana, nell’ora di punta è arrivata alla saturazione di questi elementi e, quindi a meno di non immaginare (sognare) investimenti faraonici la frequenza attuale formale di 8 minuti nelle ore di punta non è ulteriormente comprimibile. Quindi l’unico cambiamento che si otterrebbe passando dalla gestione “a orario” a quella “a frequenza” sarebbe solo di non aver nemmeno la più minimsa certezza di sapere quando partirà un treno.
ci potremmo consolare perchè non ci accorgeremo più delle decine di corse saltate.