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Dossier 2013, per la Regione Lazio, sul degrado della linea ferroviaria Roma-CC-Viterbo

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24/05/2013 di El Negro Zumbon

In allegato il dossier che volevamo portare ieri 23 maggio in Regione Lazio, ma per una mancata comunicazione il delegato responsabile non ci ha potuto ricevere. Abbiamo quindi riprogrammato tale incontro nella prima settimana di giugno. Tale dossier è stato preparato tenendo esclusivamente conto di temi prettamente di competenza della Regione.

Presentazione CPFRN per regione

13 thoughts on “Dossier 2013, per la Regione Lazio, sul degrado della linea ferroviaria Roma-CC-Viterbo

  1. Emanuele ha detto:

    Solo un paio di cose veloci, poi con calma potrò essere più preciso. La tratta da Civita a Viterbo è un altro mondo rispetto a quella romana. La maggior parte delle stazioni ha traffico ridotto o ridottissimo e sarebbe un assurdo trasformarle come si è fatto per la tratta urbana, barricandole con tornelli e sorveglianti per evitare gli scrocchi, oltre al fatto che pederebbero la tipicità di stazioncine di campagna che è proprio una delle cose che vorrebbero vedere eventuali turisti sui trenini di legno che auspicate. Basta 1 (uno) controllore per treno per azzerare il fenomeno. Certo poi dovrebbe controllare.
    C’è un altro discorso da fare. Civita-Viterbo sarà sempre una linea lenta adatta ai pendolari e studenti dei paesi che vanno in città. Si dovrebbe sviluppare (cosa mai fatta) dal punto di vista turistico dato che i paesaggi sono ancora belli da vedere e i paesi attraversati molto caratteristici anche se non sempre ben tenuti. Spero quindi che non ci siano stravolgimenti in eventuali lavori sui passaggi a livello o sulle stazioni. Una delle cose che sanno fare all’estero è mantenere ciò che hanno. In questo paese invece da decenni vedo solo peggioramenti dal punto di vista paesaggistico.
    Ultima cosa: tra le proposte dovreste aggiungere quella di pulire una volta per tutte i bordi della ferrovia. L’avevo già scritto, a volte sembra di viaggiare in mezzo a una discarica.

    • Tommaso ha detto:

      Ancora una volta, Emanuele, grazie per le preziose osservazioni! Hai ragione: decoro in tutti i sensi: un verificatore a bordo, che un po’ di buon senso suggerirebbe comunque, e il ripristino del Treno della Tuscia (vedi http://www.youtube.com/watch?v=iHEs2YFwon8 )!

    • Gianfranco Lelmi ha detto:

      Tra Civita Castellana e Viterbo il treno impiega 1h e 05 minuti, cioè molto meno della corriera. Anche l’auto impiega più tempo del treno. I viaggiatori sulla tratta citata sono numerosi tra Vignanello e Viterbo e sono in costante aumento.
      La sfiducia verso determinata classe politica é totale. Solo la costituzione di un’associazione, del tipo: AMICI DELLA FERROVIA ROMA NORD, potrebbe, come hanno fatto in Svizzera con la ferrovia del Furka Pass, salvare questa stupenda tratta.
      Numerosi sono i caselli e le stazioni abbandonate che potrebbero servire come sede dell’ associazione. Con il volontariato si potrebbero fare miracoli.

  2. Davide Romano ha detto:

    Il mio commento sul dossier è positivo. Credo sarebbe utile ottenere un incontro con l’assessore alla mobilità e infrastrutture in una conferenza pubblica con i pendolari. Ciò darebbe anche maggiore impatto e spessore rappresentativo al Comitato pendolari.
    Bisognerebbe lavorare sulla fattibilità di una simile assemblea, magari una o due volte l’anno. Che ne dite?
    Cordiali saluti
    Davide Romano

  3. Gisella ha detto:

    Grazie infinite!

    • Tommaso ha detto:

      Non ci stancheremo MAI di fare tutto quello che e’ in nostro potere per rendere migliore il servizio (e quindi la qualita’ della vita, visto che il Trasporto Pubblico serve a questo)!

  4. Emanuele ha detto:

    Per lo scrocco le soluzioni sono due:
    1) sorveglianza ai tornelli per la tratta urbana dall’inizio alla fine del servizio. Che non si riesca a orgnizzare è ridicolo e mi chiedo come sia possibile.
    2) controllore a bordo nei soli treni extraurbani dove la quantità di viaggiatori è gestibile da una singola persona. I treni extraubrani sono pochi rispetto al totale e non dovrebbero impegnare troppa gente in questo compito. Si eviterebbero quindi spese e stravolgimenti per tornelli nelle stazioni extraurbane, che poi andrebbero sorvegliati altrimenti sono inutili.
    In questo modo si azzera il fenomeno, si guadagna di più e diminuirebbe la presenza di elementi quantomeno indesiderabili. E’ quello che in una certa misura è accaduto a Viterbo con i tornelli alla stazione.

    Per le condizioni all’interno dei treni: i nuovi convogli dovrebbero essere fatti in modo da permettere la sorveglianza continua e la pulizia con il minimo sforzo. Quindi telecamere che riprendano l’interno dei vagoni, bene in vista in modo da scoraggiare non solo atti di vandalismo ma anche quei comportamenti incivili che sono tanto diffusi come mettere i piedi sui sedili (una vera piaga questa) fumare o lasciare cartacce in giro (mi sto riferendo ai treni extraurbani). Le telecamere insieme al controllore, sempre che ognuno faccia il suo dovere, sarebbero essenziali. Le immagini potrebbero essere viste dal capotreno in modo da rilevare subito eventuali problemi e agire immediatamente. Che so: piedi sui sedili? 20 euro di multa.
    Fumi? 100 euro, e così via.
    Mentre per la pulizia consiglio di seguire l’esempio di trenitalia con sedili in ecopelle blu (dove lo sporco si accumula meno, si nota subito e si pulisce rapidamente) molto più igienici di quelli attuali in tessuto.

    Lo so, sono un sognatore.

    • Tommaso ha detto:

      Buongiorno Emanuele, altro che sognatore, non sai l’aiuto che ci hai dato. ‘sto commento glielo schiaffiamo sul tavolo… “la voce del popolo”. E vediamo Regione che dice.

      Per inciso, se “sognatore” e’ DENUNCIARE i disservizi e PROPORRE soluzioni A COSTO RIDOTTO, ben venga. Sognamo tutti. E fieri di farlo.

      Sempre per inciso, approvo ogni parola che hai scritto. Soluzioni ce ne stanno. Basta la VOGLIA DI FARE. Nel lavoro come nella vita.

      Tommaso

  5. Emanuele ha detto:

    Vi consiglio di andare a guardare sul blog Roma fa schifo l’articolo sui graffiti delle stazioni della Roma Nord.

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