I 10 comandamenti del viaggiatore cosciente
608/10/2013 di Bonfa.it
Sulla scia della comprovata esperienza di viaggio nostra e di tanti amici che usano i mezzi pubblici per spostarsi in città, abbiamo elaborato questi pochi ma incisivi “comandamenti” per mettere il pendolare sempre dalla parte della ragione e per dare un senso al suo viaggio e al fatto che paga un biglietto per avere un servizio.
Precondizioni obbligatorie:
- salire a bordo con biglietto o abbonamento valido
- pazienza…
Precondizioni facoltative (ma caldamente consigliate):
- avere uno smartphone con connessione a internet
- avere un account email per poter scrivere a pendolari.romanord@gmail.com
- avere un account su twitter e/o su facebook
- aver aggiunto alla lista dei propri amici su twitter: @pendolarirmnord
- essere parte del gruppo facebook Pendolari Ferrovia Roma Nord
DECALOGO
- Se il treno non parte, avvicinati con calma alla prima carrozza e bussa alla porta del macchinista chiedendo gentilmente spiegazioni. Eventualmente fatti dare le generalità,che per legge devono fornire in quanto si tratta di servizio al pubblico.
- annota ora di partenza effettiva e il ritardo accumulato
- Aggiorna lo stato di ritardo su twitter e/o facebook (facoltativo)
- se senti altre persone che si lamentano del servizio sul treno, avvicinati e parlatene in maniera costruttiva. Cerca di fare “massa critica”, evita la polemica.
- dopo averne parlato, si deve passare all’azione nei modi seguenti, una volta giunti a destinazione oppure se le condizioni di viaggio sono mutate e non si è sicuri di giungere a destinazione (es. treno rotto, scambi rotti, cadute di tensione sulla linea, incidenti, etc):
- annotare l’ora di arrivo, il ritardo quantificato e compilare (appena disponibile un pc o tablet, o anche da telefonino/smartphone connesso a internet) il questionario apposito.
- andare sul sito ATAC e compilare il form dei disservizi e fornire al comitato (via mail o facebook o twitter) il codice di riferimento
- se possibile inviare a mezzo fax il modulo apposito debitamente compilato (copia alla mail del comitato per tenerne traccia)
- Ricordiamo che è possibile fare fotografie e video all’interno delle stazioni (all’esterno è scontato) in quanto si tratta di luoghi per l’accesso del pubblico e non è valido il regio decreto del 1941 (divieto di foto in zone militari) che è stato abrogato il 09 ottobre 2010 con il DL 66/2010 (titolo III, pag. 50 del pdf). Se necessario stampa il riferimento, potrebbe essere utile.
- Fai fornire qualsiasi testimonianza (anche in forma anonima, ma scritta) facendo scrivere una email del comitato
- Invia (e fai inviare) foto, video, testimonianze, questionari e quanto utile alla causa ai riferimenti email del comitato
- Aderisci alla newsletter del comitato scrivendo una email per essere sempre informato sulle attività
- Ripeti (e fai ripetere) ad alta voce: “ho pagato il biglietto, voglio il servizio” per almeno 10 volte e vedrai che tutto il resto verrà da solo…
Adesso sei pronto per migliorare il servizio?
- Se SI, allora unisciti a noi e diamoci una mossa che il lavoro da fare è tanto.
- Se NO, allora continua a chinare la testa e a lamentarti: non abbiamo bisogno di te.
Grazie
permettemi un OT rispetto all’argomento.
Ho visto qualche giorno il filmato relativo alla vicenda del “sequestro” dei passeggeri della linea 628 da parte dell’autista che indispettito da alcune proteste ha deciso di sospendere per ben 20 minuti la corsa.
Vi propongo qualche riflessione in proposito. Dal filmato emerge la rassegnazione dell’utente dei mezzi pubblici. Non mi pare di vedere grosse ed esagitate reazioni anche se il comportamento dell’autista ben può essere qualificato come una provocazione.
inoltre se è vero che il mezzo è stato fermo per ben 20 minuti si deve rilvare che nessun altro autobus della stessa è sopraggiunto nel lasso di tempo. Quindi effettiuvamente qualcosa che non andava sulla linea quella mattina c’era e il malcontento degli utenti era giustificato e su questo dovrebbe indagare l’ATAC.
Aspetto anche su questa vicenda (che ha superato il llimite del ridicolo) le spoegazioni del responsabile comunicazione di ATAC
Caro Franco, il resp. della comunicazione di Atac, da noi interpellato sulla vicenda, ci dice che l’autista,dopo essere stato preso di mira senza colpe proprie, e visto che gli animi erano caldi all’interno del
bus (nel video che gira non si vede dall’inizio la storia) è sceso e ha chiamato la centrale per chiedere info. dopo aver avuto risposta sul da farsi, è risalito ed è partito. Atac comunque ha aperto un procedimento interno di cui chiederemo conto
L’ha ribloggato su Pendolari Reatinie ha commentato:
treni, autobus, aerei, elicotteri….. questi comandamenti sono sempre validi.
grazie!
Giusto prendere coscienza, solo che con tutta la fretta che si ha è difficile mettere in pratica tutto…
Giusto per riderci un pò su: pendolareamicotreno.blogspot.com
E’ vero Paolo, e’ un lavoro a tempo pieno e non retribuito. Basta che alla gente entri bene in zucca che non siamo vittime dello sfacelo gestionale/amministrativo ma, anzi, devono essere gli enti ad avere paura dei giudizi dell’utente/cittadino.
Grazie per il blog!