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Incontro tra Comitato Pendolari e ATAC – 30 luglio 2014 #FlaminioNonDeveChiudere

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19/08/2014 di Bonfa.it

Il 30 luglio scorso ci siamo incontrati (Bonanni, Felici, Rosica, Rossi  per il Comitato Pendolari) per l’ennesima volta con i rappresentanti di ATAC (Noia, Scoppola, Cesari, Moretti, Lanzone) per parlare dei temi aperti che riguardano la nostra linea, in primis quello della paventata chiusura della stazione di piazzale flaminio nel 2015, per circa 8 mesi, per permettere di lavorare “indisturbati” sulle interconnessioni tra la vecchia e la nuova stazione Flaminio.

Le nostre domande sono state queste, entro breve (appena i responsabili ritornano dalle ferie, presumiamo) avremo le nostre risposte. Abbiamo appena sollecitato.

Anticipiamo che ci saranno alcune novità positive per la linea (alcune in via di implementazione) e forse la chiusura di piazzale flaminio (grazie al successo della nostra petizione online) è scongiurata anche nel 2016…ma saremo vigili come sempre e sapremo farci sentire.

Ci siamo comunque dati appuntamento alla fine di settembre per un incontro di aggiornamento e per parlare dei “temi caldi”.

Alla prossima!

 

 

8 thoughts on “Incontro tra Comitato Pendolari e ATAC – 30 luglio 2014 #FlaminioNonDeveChiudere

  1. Gisella ha detto:

    Grazieeeeeeeeeeeeeeeee!

  2. Emanuele ha detto:

    Aggiornamento da Viterbo. Come già saprete dal 1 agosto si esce dalla stazione passando per i tornelli con il biglietto. Come sempre però se non c’è sorveglianza adeguata non servono a molto. Mi è stato detto che alcuni giorni fa c’è stata la seguente scena: un tizio dell’est europa è uscito, non so se scavalcando o accodandosi a qualcuno con il biglietto, senza quindi vidimare il suo che evidentemente non aveva. Richiamato da una ragazza della biglietteria non gli ha nemmeno risposto ed è uscito dall’atrio ridendosela. Si possono mettere tutti i tornelli che si vuole ma se non c’è qualcuno incaricato di fermare quelli che se ne fregano, dopo l’effetto iniziale si ritornerà alla solita routine.
    I pannelli informativi installati da settimane restano spenti. Se le tempistiche saranno quelle dei tornelli prevedo che funzioneranno la prossima estate.

    Nota di “colore”: la stazione di Bagnaia è rimata impresenziata per diversi giorni, penso per le ferie del personale. Durante quel periodo qualche genio ha gettato un sacchetto della spazzatura pieno di avanzi di cibo addosso a una delle porte sul lato banchina. Il sacchetto è stato portato via qualche ora dopo ma ha lasciato macchie di liquami sulla banchina e sul muro. Per buttarlo in quel punto devono pure essersi impegnati perché la stazione è su una via minore poco trafficata e bisogna andarci apposta per farlo. A meno che non sia stato gettato da un treno durante la fermata dopo qualche bivacco durante il viaggio. In questo caso viste le dimensioni del sacchetto immagino proveniente da direzione Roma. Sarebbe strano però che dalla cabina di guida nessuno si fosse accorto del lancio.

  3. BonFa ha detto:

    Emanuele, non possiamo darti torto. Senza una presenza vigile di addetti con pieni poteri è difficile far rispettare le leggi, fosse anche la semplice obliterazione di un biglietto per viaggiare regolarmente. Noi sapevamo che sarebbe potuto accadere: le stazioni sono terra di nessuno dove ognuno fa quello che vuole. Urgono presidi fissi di polizia ferroviaria nelle stazioni principali, tra cui quella di Viterbo: potrebbe essere un grosso deterrente all’evasione dilagante! Grazie per la tua segnalazione

    • Emanuele ha detto:

      Non metteranno mai polizia ferroviaria in una stazione come quella di Viterbo dal traffico relativamente scarso. Il problema di sicurezza c’è nel tratto urbano, qui si tratta solo di far pagare i biglietti e mantenere un minimo di senso civico. Il controllore a bordo nel tratto extraurbano risolverebbe alla radice il primo problema e contribuirebbe a migliorare la situazione dal lato vandalismo-maleducazione. Sempre che faccia il suo dovere, come facevano quelli che ho visto in azione fino a una dozzina di anni fa.

      • Tommaso ha detto:

        Emanuele, quindi parliamo del…faccio i conti: 2002, gli ultimi avvistamenti del controllo a bordo? Si trattava del capotreno o era personale MetRo (il gestore di allora) o ATAC (che gestisce la bigliettazione)? Grazie, e scusa in anticipo se te l’ho gia’ chiesto tempo fa!

      • Emanuele ha detto:

        Guarda non so dirti se era il capotreno o un vero e proprio controllore, sono passati tanti anni e non lo ricordo. Non ricordo nemmeno se è stato nel 2002 che li hanno tolti, magari pure prima. Quando da ragazzo negli anni ottanta usavo il treno per andare a scuola il controllore c’era sempre. Allora la ferrovia era gestita da Acotral.
        Negli anni novanta quando diventò Cotral e lo usavo solo la sera il controllore neanche me lo ricordo, se passava lo faceva raramente. Però chi usava il treno erano sempre le stesse poche persone e il personale di stazione ormai le conosceva tutte.
        Col tempo i passaggi si sono diluiti e nel nuovo millennio è sparito. Magari quando la gestione è diventata MetRo. In quel periodo hanno anche eliminato un paio di corse extraurbane togliendo la partenza da Viterbo delle 19.20 che usavo io, motivo per cui ho smesso di prendere il treno.
        Quello che non capisco è perché non si ripristina questa figura che come detto servirebbe anche per limitare i vandalismi sul treno potendo girare tra le carrozze a differenza del capotreno che deve rimanere in cabina. Possibile che costi più qualche controllore a bordo dei treni extraurbani che tornelli e personale per sorvegliarli, che comunque è un sistema che spesso non funziona per tanti motivi?
        Sai cosa fanno alcuni evasori ormai cronici? Da quando ci sono i tornelli in uscita prendono gli autobus Cotral (dove i controllori sono rari come gli arrivi in orario del treno). Altri invece scendono a Bagnaia, l’ultima stazione prima di Viterbo, e da lì magari usano (gratis) gli autobus di Viterbo. Quando si saranno calmate le acque qualcuno tornerà a usare il treno e scavalcherà i tornelli, come da tempo hanno ricominciato a fare per entrare a prenderlo quando manca la sorveglianza.

      • Tommaso ha detto:

        Grazie per le info. Probabilmente il motivo per cui non viene ripristinato e’ che non si riesce a vedere al di la’ del proprio naso, chiunque capirebbe che e’ un investimento e non una spesa da evitare. Che eviterebbe proprio le “tecniche” di aggiramento che hai menzionato tu, le stesse usate con la stazione di Laziali della ferrovia Roma-Giardinetti (gia’ Roma-Pantano, gia’ Roma-Fiuggi).

        Noi ovviamente non molleremo, anzi ora e’ il momento di tornare a bussare alla porta di Regione, e’ un bel po’ che non ci torniamo!

        Tommaso

  4. Emanuele ha detto:

    Ultime notizie da Viterbo: i pannelli funzionano da diversi giorni mentre la situazione di chi non paga si è stabilizzata. Ora c’è gente che ha imparato a uscire (ed entrare) dall’ingresso lontano che un tempo serviva il parcheggio degli autobus Cotral. E’ a più di 100 metri dai tornelli, nella parte opposta.
    E’ inutile tentare di blindare una stazione piena di ingressi che non è stata concepita 80 anni fa per questo, l’unica soluzione è il CONTROLLORE fisso a bordo.
    Qualche giorno fa sono passato davanti alla stazione che non vedevo da un po’ (come detto non prendo più il treno, quello che vi scrivo me lo raccontano conoscenti che lo usano), e mi è venuto spontaneo il paragone tra come è ridotta oggi e com’era fino a una 15na di anni fa. Potrei scrivere la storia del degrado di quella stazione, iniziato negli anni 90 quando sono apparsi sporadicamente sotto il portico esterno uno o due barboni che ci si accampavano, e proseguito subito dopo il 2000, quando hanno cominciato a bivaccarci gruppetti di ragazzini.
    Il risultato, che vorrei faceste presente ai responsabili le prossime volte che li incontrerete, è che si sono spesi soldi per i tornelli (quanti?), si spendono soldi per la sorveglianza con guardie giurate (che sono apparse credo intorno al 2005, prima non c’erano), con telecamere che non so se funzionano e che immagino non guardi mai nessuno visto che quando manca la guardia giurata, o è distratta perché dovrebbe sorvegliare due ingressi separati, cosa non semplice, c’è la gara allo scavalcamento del tornello sotto l’occhio delle telecamere. Nonostante tutto questo hanno spaccato panchine di travertino, scritto con le bombolette sui muri esterni, e sporcano come mai si era visto negli anni scorsi.
    C’è di certo un problema di fondo di educazione e senso civico, ma sono sempre stato convinto che lo “sbraco” c’è perché non c’è più controllo. Chi ha una certa età dice sempre “ai miei tempi si stava meglio”, magari a sproposito. Nel caso della Roma Nord è una affermazione assolutamente vera. La stazione di Viterbo fino all’inizio degli anni ’90 era un gioiellino, pulita e sicura, senza tornelli, telecamere e guardie. Oggi è sporca e vandalizzata nonostante somigli sempre più a Fort Knox.

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