E’ vero che la tratta extraurbana chiude? Chiediamolo ai diretti interessati. #VogliamoVederciChiaro
719/05/2015 di Bonfa.it
Ecco il testo della mail, inviata anche a mezzo PEC, che abbiamo spedito stamattina ai massimi referenti di ATAC, Regione LAZIO e Comune di Roma, per sapere come stanno veramente le cose, dopo il rincorrersi di notizie più o meno ufficiali uscite in questi giorni. Coinvolgeremo anche i sindaci dei comuni interessati dalla tratta, perchè i primi cittadini devono farsi sentire,convocando immediatamente una apposita conferenza dei SINDACI, invitando i 3 enti coinvolti (ATAC, REGIONE LAZIO e COMUNE DI ROMA) e i pendolari.
#VogliamoVederciChiaro
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Salve,
molti utenti ci stanno chiedendo se le insistenti notizie riportare su alcuni giornali siano vere o meno.
Parliamo della paventata chiusura della tratta extraurbana tra Civita Castellana e Viterbo e copertura della tratta con corse effettuate tramite autobus.Leggiamo di scambi comunicativi tra Regione Lazio e ATAC sull’argomento. Anche alcuni sindaci si stanno muovendo perchè hanno fiutato il pericolo, soprattutto a Castelnuovo, Morlupo e a Civita Castellana (tratta extraurbana)
Un treno non lo si sostituisce con un autobus, per ovvi motivi, soprattutto legati a inquinamento, traffico stradale, oltre che numerici.
Ci siamo visti il 9 aprile scorso e ci eravamo lasciati con una lista di domande che attendono ancora una vostra risposta.A quella lista aggiungiamo quella in oggetto, in modo da avere un quadro completo e che sia utile a tutti per capire dove si vuole portare questa linea ferroviaria e con essa il servizio erogato.
Noi siamo assolutamente contrari a questo “spezzatino ferroviario” e,come per la chiusura di piazzale flaminio, daremo battaglia da subito se fosse confermata anche la notizia della chiusura della tratta extraurbana.
Noi su quei treni ci passiamo un bel pezzo della nostra vita, con un servizio che lascia molto insoddisfatti, ma nonostante questo crediamo che si possa fare qualcosa per migliorare le nostre condizioni di viaggio: non è sicuramente pensabile di migliorare le cose chiudendo un pezzo della linea e mettere la gente sugli autobus o in macchina per spostarsi.
Avrete sulla coscienza anche una buona dose di aumento di inquinamento acustico e atmosferico, di smog e di traffico sulle strade che portano nella capitale, ma sicuramente importa poco questo aspetto che, per chi non ha mai preso il nostro treno, risulta marginale.
Si sta provvedendo a organizzare una petizione online di sensibilizzazione, per evitare questa chiusura.
Attendiamo a breve una vostra risposta a questo importante quesito e al resto delle nostre domande. Siamo disponibili a incontrarvi.
Saluti
Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord
Mi sembra di tornare indietro di 40 anni. infatti, a metà degli anni ’70 con la costituzione dell’ACOTRAL e la sopprwssione della ROMA NORD il progetto era quello di abbandonare la tratta extraurbana sostituendola con autobus. successivamente c’è stato un revirement con un parziale potenziamento del servizio ferroviario e la drastica riduzione di quello automobilistico. (tanto che la somma dei due servizi ad oggi secondo me è inferiore a quella dell’epoca): attuare oggi questo intendimento dopo che si è fatto carne di porco del servizio automobilistico 8riduzione delle corse e dei mezzi, attestamenti periferici, rotture di carico, ecc.) sarebbe la fine del trasporto pbblico nell’area di interesse della ferrovia
Cmq la pluriennale esperienza mi porta a pensare che considerata l’atrusità della proposta questa verra messa in atto, almeno provvisoriamente
Franco, io sono convinto che non corrisponda pienamente a verità quello che leggiamo sui giornali in questi giorni. Chiudere un tratto di linea ferroviaria e andare su gomma è veramente da pazzi, oggi… cmq vi terremo informati!
E’ folle. Vi chiedo di continuare a informarci, io personalmente sono disposta a manifestare. Non bisognerà iniziare a pensare a qualche forma di protesta organizzata, con il coordinamento del comitato?
Tiziana, prima verifichiamo se la notizia corrisponde a verità. In tal senso stamattina siamo stati contattati dalla regione lazio che ci vuole incontrare. dai loro primi riscontri sembra che la notizia non sia vera. Vi terremo informati sicuramente
Il fatto è che da Civita a Viterbo il traffico passeggeri è una frazione di quello della tratta romana, solo la mattina con gli studenti c’è un po’ di movimento. Tempo fa avevo letto il costo per chilometro del trasporto pubblico e risultava che gli autobus erano molto più economici dei treni, tanto che Trenitalia stava sostituendo tratti meno redditizi di linea con autobus. In altre parole quando il bacino di utenza scendeva sotto un certo valore era più conveniente il bus.
Se la linea fosse decente, con velocità di percorrenza decenti, forse sarebbe più usata ma non mi aspetterei comunque grandissimi numeri. Quindi se si volesse economizzare al massimo il servizio nel tratto extraurbano occorrerebbero dei provvedimenti drastici ma neanche tanto costosi.
– Eliminare dove possibile il personale di stazione sostituendolo con biglietterie automatiche (funzionanti e con tutti i tipi di biglietto, non con quegli sgorbi che vendono solo due biglietti diversi che si vedono in giro).
– Passare al macchinista unico come accade da decenni in mezzo mondo, e sostituire il capotreno con il controllore (o unificare le due funzioni) che senza spendere fortune in tornelli e barricate varie annullerebbe l’evasione tariffaria.
– Non usare treni di tre vagoni e così pesanti per una linea che sarebbe adatta invece all’equivalente moderno delle vecchie littorine. Convoglio di due automotrici negli orari di punta, come la mattina con gli studenti, di una sola nel resto della giornata dove bastano poche decine di posti. In questo modo magari si possono fare anche più corse come una volta, quando tanti pendolari la usavano la sera e poi sono passati all’autobus o all’auto privata quando modificarono in peggio gli orari circa 13 anni fa. Convogli più leggeri inoltre usurerebbero meno la linea. Nella tratta romana si continuerebbero ad usare i normali treni e a Civita si cambierebbe convoglio per chi deve andare oltre in un senso o nell’altro.
– Automazione totale della linea e passaggi a livello tutti con sbarre in modo da evitare i continui rallentamenti attuali per evitare di investire auto, le fermate fuori dalle stazioni perché con la situazione attuale due treni insieme non possono entrarci e quindi tocca aspettare il proprio turno, e le passeggiate dei capotreni che in tante stazioni devono manovrare scambi o telefonare alla centrale per dire che sono arrivati in quel punto. Anche queste sono perdite di tempo. Per fare Civita-Viterbo si impiega quasi 1h e 1/4, un’andatura non accettabile nel 2015.
Nuovo incidente con potenziali gravi conseguenze da segnalare nel vostro dossier.
http://www.tusciaweb.eu/2015/05/sbarre-si-alzano-prima-passi-treno/
Francamente continuo a non vedere soluzioni finché la ferrovia sarà gestita da questa Atac.
Il problema e stato affidare la gestione della ferrovia ad ATAC, da sempre incapace di gestire anche la rete di trasporto urbana.
La Roma Nord deve tornare ad essere gestita dalla Regione.