Qualche mese fa avevamo bonariamente sollecitato ATAC e Comune di Roma a provvedere all’apertura della nuova stazione di Prima Porta e a ripristinare la completa fruibilità del parcheggio di Montebello.

Purtroppo,come sospettavamo, nulla si è mosso a riguardo e siamo stati quindi costretti ad alzare il tiro, riproponendo un altro ESPOSTO alle procure.

Nuova Prima Porta 2017

Parcheggio Montebello 2017

A giorni invieremo anche un corposo dossier alla Commissione Europea ,sezione trasporti,  incluso l’esposto di oggi e che sotto riportiamo per intero.

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Spett.li

Procura della Repubblica di Roma

Procura della Repubblica di Tivoli

Procura della Repubblica di Viterbo

Procura della Repubblica di Perugia, 

ATAC SPA, 

Municipio XV del Comune di Roma,

Sindaco del Comune di Roma,

Assessorato ai trasporti del Comune di Roma

Ministero dei Trasporti 
 
e p.c.

Regione Lazio 

Principali associazioni nazionali dei Consumatori 

Governo Italiano

è trascorso un altro anno dal nostro ultimo esposto, ma non possiamo che notare (e farvi notare) che la situazione giace immutata.
 
Adesso riteniamo doveroso, nel rispetto dei pendolari e dei cittadini che pagano le tasse che ATAC e il Comune di Roma debbano dare delle risposte certe e riscontrabili. 

La cosa che da veramente fastidio è la totale assenza di risposte da parte delle istituzioni, che secondo noi sta a significare che non si è in grado di dare risposte, come se la procedura decisionale fosse a un livello superiore rispetto agli interlocutori sopra menzionati (Comune di Roma e ATAC).

Noi pendolari continueremo a segnalare,come facciamo gratis da 4 anni ormai, facendo anche il lavoro degli altri, che vengono lautamente pagati per questo ma che sanno solo rimpallarsi le responsabilità.

Intanto:

• a Prima Porta la nuova stazione resta chiusa, ma già vandalizzata e “abitata” da alcuni senza fissa dimora 
• a Montebello, avendo meno posti a disposizione, le auto dei pendolari vengono parcheggiate dove capita, andando a ingrassare le casse comunali con le multe, invece di pensare a piani di sosta alternativi e sostenibili per i pendolari. E’ noto che quel parcheggio già non basta in condizioni normali, figuriamoci con un 30% di posti in meno!