Il mistero dell’apertura della nuova stazione di Prima Porta. #giallo #regionelazio #nullaosta #MIT
724/03/2017 di Bonfa.it
Qualche settimana fa avevamo scritto l’ennesimo esposto per ricordare alle istituzioni le scandalose perpetue condizioni del parcheggio di Montebello e la mancata apertura della nuova stazione di Prima Porta.
Mentre sul primo tema il silenzio assordante continua a imperare, sul secondo si apre uno squarcio di mistero. Il ministero infatti ci risponde che da quasi UN ANNO E MEZZO ha dato il nullaosta all’apertura della stazione. La “palla” è quindi passata alla Regione Lazio che sembra prendere (e perdere) tempo.
Ma allora cosa manca? Perchè non si apre e si utilizza questo nuovo edificio, superando anche le odiose barriere architettoniche della vecchia stazione, ma ancora punto di accesso per il treno?
Non riusciamo ancora a capirlo, anche se un’idea ce la siamo fatta. Adesso ribalteremo subito le nostre domande direttamente ai referenti regionali, con questo documento in mano.
A voi i commenti…
Perchè non coinvolgete il M5S? si sta ancora al capezzale di questi ladri burocrati
Il giorno 24 marzo 2017 09:50, Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord –
scrivete tutto alle iene a report a tutti quelli che possono rendere pubblico lo sfacio di queste gestioni. ci stanno prendendo per il c.
Il giorno 24 marzo 2017 10:11, Alessandro Arcari ha scritto:
> Perchè non coinvolgete il M5S? si sta ancora al capezzale di questi ladri > burocrati > > Il giorno 24 marzo 2017 09:50, Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord –
Alessandro, abbiamo coinvolto tutti, anche a livello politico (incluso il movimento 5stelle che ricordo è a governo di quasi tutti i municipi di roma). Non ne abbiamo ricavato molto però…
Caro Presidente Bonanni, sono anni che provo a farvi capire che tutto il grande caos che regna sulla ferrovia è figlio della suddivisione delle competenze proprietarie egestionali .
La Regione (oggi a guida PD) è la proprietaria della linea , dei binari , dei fabbricati e dei treni e il Comune (oggi a guida M5S) attraverso Atac gestisce il servizio di trasporto.
In pratica per comprendere bene questa cosa , pensiamo ad una situazione molto simile : è come se a casa tua , dove sei proprietario assoluto di tutto , decidi di affidare la gestione dei servizi ad un’altra persona, la quale decide tutto lei e cioè quando ti devi alzare perchè deve pulire , quando e cosa devi mangiare perchè fa lei la spesa e cucina per te , quando e cosa guardare in televisione , chi ricevere a csa e quando , se e in quale stanza andare a dormire ed anche ……con chi andarci !!!………E’ Chiaro ? Si tratta di una situazione che a lungo termine non può andare .
Ebbene il Comune si occupa dei servizi di questa ferrovia fin dal 2001 cioè da quando , a causa della riforma del Titolo V della Costituzione, le competenze in tema ferroviario sono passate alle Regioni e quindi la Regione Lazio , per l’appunto dal 2001 , non avendo nessuno che potesse gestire i servizi della nostra ferrovia , ha affidato con una semplice Deliberazione di Giunta , mai ratificata in Consiglio Regionale, le competenze del servizio ferroviario al Comune di Roma attraverso l’allora operatore Soc. MeTro.
Fine della storia !!!
O si risolve definitivamente questa situazione o i problemi , quelli veri alla radice dei fatti, non finiranno mai !!!
Alessandro D’Armini
Alessandro, i muri si abbattono con la tenacia e l’ostinazione, qualità che non mancano a questo comitato. Detto questo, per tutti noi pendolari la situazione è chiarissima…purtroppo. I trasporti pubblici locali soffrono da anni di continui definanziamenti governativi e regionali, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Iene, striscia etc sono venute sulla nostra linea, ma a parte raccogliere indignazione dei pendolari e le solite promesse da marinaio delle istituzioni…che cosa è successo? NULLA.
Definanziano però milioni per inutili sottopassaggi al posto dei passaggi a livello nel tratto viterbese li spendono, invece di mettere a posto i binari che cadono a pezzi.
E proprio perché i soldi sono meno la regione dovrebbe controllare in modo inflessibile che Atac adempia al contratto.
Ormai i commenti sul pressappochismo imperante cadono nel nulla dei nostri amministratori e della loro corte .