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INCONTRO IN REGIONE LAZIO CON L’ASSESSORE REGIONALE AI LAVORI PUBBLICI, TUTELA DEL TERRITORIO E MOBILITA’ – Resoconto della Triplice. #nuovitreni #contrattodiservizio #cartadeiservizi #cantierichiusi #concordato #campacavallo

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02/08/2018 di Bonfa.it

Il 24 luglio scorso abbiamo avuto l’incontro come triplice intesa (Roma-Viterbo, Roma-Ostia, Roma-Giardinetti) con il referente dell’Assessore ai trasporti della Regione Lazio, Dott. Passanisi. Le notizie avute non sono affatto buone, ma lo sapevamo. Non pensavamo però che il servizio pubblico di trasporto di roma e provincia nord fosse messo così male. Siamo quasi al collasso?

Di seguito il nostro resoconto, frutto dei nostri appunti.

————–

Son presenti all’incontro:

  • per la Regione Lazio
    • Nicola Passanisi della Segreteria dell’Assessore regionale ai Lavori Pubblici, Tutela del Territorio e Mobilità;
  • Per la Triplice Intesa
    • Comitato Pendolari Roma Nord:
      • Rita Rossi, Barbara Zannini e Fabrizio Bonanni;
    • Blog “Sferragliamenti dalla Casilina”:
      • Carlo Andrea Tortorelli;
    • Comitato Pendolari Roma Lido:
      • Roberto Spigai e Franco Pirone;

 

Di seguito una sintesi dei punti all’ordine del giorno:

1)  PROCEDURE POSSIBILI PER LA RIAPERTURA DEI CANTIERI INFRASTRUTTURALI, BLOCCATI SULLE FERROVIE CONCESSE PER MANCATI PAGAMENTI DI ATAC ALLE IMPRESE APPALTATRICI;
Il dott. Passanisi esordisce comunicando a proposito che il concordato preventivo blocca le erogazioni per saldare gli oneri finanziari passati (pre-concordato) spettanti alle imprese, mentre per il futuro dovranno essere erogati entro 30 giorni come prevede il concordato. Per questo la Regione sta incontrando le imprese coinvolte per illustrare la situazione e per consigliare loro di riprendere i lavori per essere pagate entro i termini stabiliti. Se tutto va bene, entro la fine dell’estate si dovrebbe sistemare la situazione nei cantieri aperti. I comitati ribadiscono la urgente necessità di far ripartire i cantieri, come ad esempio quello per la nuova stazione di piazzale flaminio poiché se anche dovessero arrivare nuovi treni, non potrebbero essere utilizzati nella attuale stazione capolinea dei treni di flaminio.

La Regione Lazio afferma di non avere problemi per sostituirsi come stazione appaltante ad ATAC sui nuovi contratti, nel caso fosse necessario.

I comitati ricordano alla Regione che molto prima della richiesta di concordato preventivo di ATAC si erano mossi per avvisare tutti i soggetti coinvolti (la Regione stessa, il Comune di Roma e le imprese) che c’erano problemi nei cantieri e che le imprese si lamentavano dei mancati pagamenti per i lotti già eseguiti. Si suggeriva loro di chiedere ufficialmente le motivazione di questi mancati pagamenti, ma quasi nessuno allora captò il segnale di pericolo.

La Regione ha poi finito per aggravare la questione dei mancati pagamenti di ATAC ai cantieri delle concesse, concordando una compensazione di fondi , che ATAC doveva a Cotral e Trenitalia per gli incassi del sistema Metrebus (parliamo di 154 milioni di euro), coi fondi che la Regione doveva girare ad ATAC per fargli pagare i cantieri in corso.

Sul punto i Comitati hanno espresso dubbi sull’ efficacia della operazione finanziaria, alla luce del risultato finale: cantieri bloccati da mesi e lavoratori edili a spasso. I Comitati hanno anche sottolineato che tutti i fondi per queste opere erano stati resi disponibili alla Regione 10 anni fa e non sono soldi della Regione, ma dello Stato (Ministero delle Infrastrutture).

2) TEMPISTICA AGGIORNATE DELLA PROCEDURA DI ACQUISTO NUOVI TRENI, CON CRONO-PROGRAMMI PER L’ACCORDO QUADRO E PER LE GARE DI FORNITURA CONSEGUENTI;

L’Accordo Quadro è confermato per il 2020 per l’acquisto di 5 nuovi treni per la ferrovia Roma-Lido e 6 per la Roma-Civita Castellana-Viterbo. Il bando pubblico (preinformativa) verrà affisso entro settembre 2018, dovrà restare aperto per 1 anno, come da regolamento UE e a settembre 2019 inizierà la procedura di gara vera e propria con chiusura entro i primi tre mesi del 2020. I primi treni saranno consegnati dopo circa 1 anno e finire nel 2022 con la consegna dell’ultimo degli 11 treni previsti. I comitati ricordano al referente regionale che alcuni treni attualmente in esercizio per la Roma Lido (sia i CAF che gli MA200) presentano usura forte e malfunzionamenti continui all’impianto di condizionamento. I comitati non ritengono sia possibile “trascinarli” così fino al 2021, anche con una adeguata e certosina manutenzione.
Inoltre si ricorda alla Regione, relativamente alle tempistiche, che la gara per il raddoppio di una piccola parte della tratta extraurbana tra Riano e Morlupo è in stato di “aggiudicazione” da ben 7 mesi. I pendolari non possono comunque aspettare altri 3-4 anni viaggiando in queste condizioni disumane, soprattutto d’estate! Anche perché è tutto sulla carta, visto che nulla è ancora stato fatto.

I comitati rinnovano la richiesta che il materiale rotabile debba essere acquistato al più presto possibile e non tra 3 anni, altrimenti si va sicuri verso il collasso del servizio su tutte e tre le ferrovie coinvolte. Ci sono vari scenari possibili di acquisto di treni, senza attendere la gara, sui quali ha autonomia la Regione Lazio, già utilizzando i risparmi del contratto di servizio attuale.

Entrando nel dettaglio del cronoprogramma dell’acquisto dei nuovi treni i Comitati fanno sapere a Passanisi che a Marzo 2018, in un incontro in Direzione Regionale Trasporti, i tempi comunicati erano diversi e già a Maggio 2018 doveva essere pubblicato il Bando vero e proprio. Da fonti regionali si è poi saputo che questo era poi slittato per una inattesa interlocuzione tecnica, sugli standard di sicurezza delle rotabili, con la Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria (ANSF), subentrata nel frattempo agli USTIF. Il tutto si diceva per concludere entro fine giugno con la pubblicazione del bando di gara, che oggi viene spostata a settembre o, magari, a ottobre 2018. I Comitati hanno chiesto con forza alla Regione di non mischiare le questioni del futuro affidamento della linea al Consorzio RATP o a RFI-Trenitalia o ad ATAC col bisogno immediato di nuove rotabili su tutte e tre le ferrovie. I nuovi treni devono essere una priorità, a prescindere.

I comitati ricordano alla Regione che ha l’obbligo contrattuale di controllare il fornitore soprattutto per le manutenzioni del materiale rotabile soprattutto perché si viaggia in maniera allucinante, al limite della sopportazione umana, anche a causa  del forte caldo di questi giorni. D’altronde è normale che d’estate faccia molto caldo sui nostri treni e questo sia ATAC che Regione Lazio dovrebbero saperlo…

Questo argomento da l’opportunità di parlare anche di orario di servizio per il quale è la Regione Lazio che avvalla tutti i cambi e le modifiche proposte da ATAC. L’attenzione si sposta infatti sul nuovo orario di servizio per l’estate, che parte ai primi di luglio e termina ai primi di settembre. Un orario che contiene una riduzione del 20-30% di corse giornaliere (anche se ATAC viene pagata per interno dalla Regione) per non parlare delle corse soppresse e di quelle cancellate e non comunicate. ATAC sembra dimenticare che la chiusura delle scuole non è sinonimo di tutti in vacanza, anche perché sempre di più le ferie dei pendolari si spostano nel mese di agosto, ma il gestore sembra dimenticarsene, togliendo corse proprio quando servono (anche le coincidenze con i bus cotral in partenza da saxa rubra, ad esempio).

A questo punto il referente regionale prende in carico il problema segnalato e si impegna a convocare, come richiesto dai comitati, un tavolo congiunto Regione-ATAC-Comitati ai primi di settembre per visionare insieme la proposta di variazione oraria di ATAC per l’orario invernale.

I Comitati precisano che non avvalleranno alcuna scelta degli enti sul nuovo orario poiché questo è onere esclusivo della Regione Lazio.

3) DECISIONI SU PASSAGGIO IN PROPRIETÀ PARTICELLE CATASTALI DEL SEDIME DELLA FERROVIE ROMA GIARDINETTI A ROMA CAPITALE;

Sul passaggio Roma Giardinetti i Comitati chiedono notizie sullo stato di avanzamento della procedura. Passanisi fa presente che si sta avviando il tavolo tecnico per la individuazione delle parti della infrastruttura che devono andare al Comune e minimizza la difficoltà giuridica dell’atto di passaggio del sedime. Alla luce di queste rassicurazioni di circostanza i Comitati esprimono stupore sull’unica questione sulla quale tutte le istituzioni, il gestore e l’opinione pubblica sono d’accordo: dopo due anni Regione e Comune sono solo riusciti ad avviare i lavori.

Inoltre sia nell’incontro presente (che in quello successivo dei comitati al Comune di Roma del 26 luglio, ndr) emerge quella che è la fattiva inconcludenza sul tema da parte di entrambe le amministrazioni. Sebbene il passaggio di proprietà della Roma-Giardinetti  sia un fatto sul quale entrambe le istituzioni concordano, e’ da almeno due anni che non si riesce a concretizzare questa azione (cinque anni se si considerano anche le amministrazioni precedente).

La scusa del non-passaggio sta diventando una tattica per fermare ogni investimento sulla linea che potrebbe benissimo cessare l’esercizio per vetustà’ generale dell’infrastruttura.

4) AVVIO DELLE PROCEDURE PER IL NUOVO CONTRATTO DI SERVIZIO DELLE EX CONCESSE, IN SCADENZA A GIUGNO 2019, ANCHE ALLA LUCE DEL PIANO DI RISANAMENTO DI ATAC, PRESENTATO AL TRIBUNALE FALLIMENTARE DI ROMA, CHE MIRA AD ESPUNGERE DAL PERIMETRO AZIENDALE LA GESTIONE DELLE TRE EX CONCESSE.

Il contratto attuale scade a maggio 2019 poiché l’AGCOM ha accorciato la scadenza di 6 mesi e ha imposto in 2 anni dalla firma (settembre 2017) la pubblicazione della gara europea per il nuovo contratto di servizio.  Attualmente è stata pubblicata da Regione Lazio solo la preinformativa (che è un obbligo europeo) che scade a maggio e che non prevede una base d’asta. La Regione, scaduti i termini della preinformativa dovrà pubblicare la gara e aggiudicare al vincitore. Vengono comunque superati temporalmente i termini del contratto di servizio attuale e questo comporterà una proroga di almeno 6-12 mesi dell’attuale contratto per avere a bordo l’aggiudicatario della gara. Se ne riparla quindi nel 2021 anche per il nuovo gestore, sempre a meno di ricorsi. Ricordiamo che attualmente la Regione Lazio ha l’obbigo di rivedere il progetto di RATP per la Roma-Lido e questo potrebbe portare (anzi ne siamo sicuri) a ulteriori ritardi nell’aggiudicazione della gara per questo Contratto di Servizio, semmai venisse pubblicata. Ricordiamo che la Roma-Giardinetti è fuori dal perimetro di gara poiché dovrebbe essere affidata al Comune di Roma (quindi ancora con gestione di ATAC?) entro dicembre 2019.

I comitati fanno presente che alla luce di quanto scritto sopra, la linea per come è messa adesso potrebbe anche chiudere, perche’ la gara per l’affidamento della sua gestione quasi certamente andrebbe deserta.

 

5) STATO DEL PRODOTTO CONTRATTUALE “CARTA DELLA QUALITA’ DEI SERVIZI” PER LE FERROVIE EX CONCESSE;

I comitati ricordano che la carta è scaduta nel 2013 e come obbligo andava presentata entro 6 mesi dalla firma del contratto di servizio (maggio 2017). Nulla ancora è stato fatto, nonostante i numerosi solleciti da parte dei comitati, in sede ATAC e in sede regionale. A questo punto i comitati consegnano nuovamente nelle mani del dott. Passanisi la bozza di carta dei servizi da loro elaborata e condivisa con le associazioni dei consumatori, Regione Lazio e ATAC nel 2017. Passanisi prende l’impegno di verificare a che punto è la stesura della nuova carta (la versione 2018?) e sui motivi della sua finora mancata diffusione.

I comitati ricordano che l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) qualche settimana fa ha accettato le osservazioni dei comitati alla Carta Nazionale sulla qualità dei servizi pubblici di trasporto, in via di consolidamento. E’ una bella vittoria!

 

6) STATO RICHIESTA DA PARTE DI ATAC DI OMOLOGAZIONE PEDANE DI AUTONOMO ACCESSO DEI DISABILI IN CARROZZELLA A BORDO CONVOGLI CAF300 E MA200;

Nell’incontro in Comune (del 26 luglio, ndr) ATAC ha affermato che con i soldi ottenuti dalla demolizione del treno storico della Tuscia si sono acquistate delle pedane per l’accesso ai disabili. Quando si presenterà una persona in carrozzina che vuole salire sul treno, il macchinista e il capotreno lo aiuteranno nell’accesso anche grazie alla nuova pedana.

L’incontro si chiude alle 18.50 circa.

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