AIUTO! I treni fantasma sulla Roma-Viterbo..
812/09/2013 di Bonfa.it
Da mesi ormai assistiamo agli innumerevoli cambiamenti di orario proposti e attuati da ATAC (con l’avvallo della Regione), per la riduzione di corse dovute al periodo estivo (come se i pendolari smettessero di viaggiare appena concluse le scuole…), poi l’orario iper-ridotto per i lavori sulla tratta, poi orario pseudo-invernale.
In ogni caso il treno extraurbano delle 13:50 non esiste da mesi ormai. E’ un treno che attualmente “sarebbe” comodo per i tanti studenti che rientrano a casa, tra le proprie famiglie dopo aver frequentato la scuola.
Voci di corridoio ci dicono che non viene “erogato” per carenza di personale (ricordiamo che ATAC ha 12 MILA dipendenti e una manciata di macchinisti), ma in ogni caso vogliamo una soluzione, dato che il servizio è pagato…e quindi anche quel treno!
Altro treno misterioso è quello urbano delle 18:54, anch’esso presente in orario da anni ormai…e sistematicamente soppresso, con una frequenza leggermente inferiore a quella dell’extraurbano sopra citato.
Anche questo, se fatto partire regolarmente, allevierebbe le sofferenze dei tanti pendolari desiderosi di tornare a casa la sera, dopo una giornata di duro lavoro o studio.
Siamo convinti che i treni fantasma aumenteranno, fino a quando non arriverà un bravo “acchiappafantasmi” che riporterà la situazione a livelli normali…ma forse deve ancora nascere.
In ogni caso noi resisteremo in quei treni,accalcati all’inverosimile, al caldo asfissiante, al freddo pungente,alla pioggia, al vento, in condizioni igieniche immonde, con poca sicurezza, senza controlli…,ma resisteremo e continueremo a denunciare a 360 gradi!
Ma esiste ancora nella nostra legislazione: l’interruzione di pubblico servizio?
Urc, ci stiamo arrivando: ho appena calcolato lo “schifo” di ieri: 24% (UN QUARTO) del servizio urbano non effettuato, e “naturalmente” i soliti 500 e 501.
La situazione sta SERIAMENTE sfuggendo di mano. L’ultima volta che si raggiunse questa percentuale fu il 28 Giugno (29%).
Tutti dati che andranno a consolidare le nostre RAGIONI da utenti PAGANTI.
Forse mi sfugge qualcosa.
I dati sul disservizio sono stati raccolti da molto tempo
e si continua a raccoglierli.
Ma quando si agisce?
Pippo,
è difficile agire quando alle riunioni del Comitato partecipano al massimo 20 persone, nonostante il tam tam su facebook (800 iscritti), twitter (500 followers),sito web, banchetti informativi (a morlupo), chiacchierate sul treno. A parole sono tutti disponibili a dare una mano per migliorare anche le proprie condizioni di viaggio…ma al dunque siamo un manipolo di persone che si danno tanto da fare. Che vuoi agire se abbiamo paura anche della nostra ombra? Manifestazioni? Occupazioni di binari? Fatte in 4 persone.Abbiamo capito che l’unica via è quella di stanarli nel loro campo, con le continue segnalazioni, tenendo alta la soglia di attenzione.Inchiodandoli con i fatti. SE ti vuoi unire a noi scrivici (pendolari.romanord@gmail.com) e ti contatteremo. Più siamo e più contiamo.
Proposte di “agire” sono state fatte, e tante. Ma quante sono fattibili? Ad esempio la Class action: giusto, i dati, le foto, le segnalazioni sono innumerevoli, ma ci servono avvocati niente male: ci vedremmo attaccati da schiere di studi legali di ATAC e compagnia, vedi la recente sentenza contro Trenitalia. Tutto per reclamare un diritto che ci e’ DOVUTO: ma e’ noto che l’utente deve lottare pure per questo.
Noi abbiamo cercato nel nostro piccolo di andare “diretti”, diplomaticamente parlando: incontrando ATAC e Regione, e gil effetti ci sono stati: l’aggiornamento in tempo reale via web, ad esempio, che prima non c’era, e la sparizione di quei maledetti fogliacci alla stazione di Roma Flaminio. E’ indubbio ovviamente che non siamo nemmeno all’inizio di tutti gli interventi che vanno fatti sulla ferrovia: come ho detto alle 2-3 persone che ho recentemente conosciuto di persona, ci servono IDEE…fattibili.
Speriamo di essere un bel numero alla prossima riunione, a quattr’occhi si discute sicuramente meglio.
I dati sono il nostro lavoro ordinario, servono come solida base per i giornali e per gli incontri con le parti in gioco(ed e’ grave che devono essere gli utenti a farlo notare, visto che in TRE – ATAC, Comune di Roma, Regione – non sono in grado di coordinarsi). Noi abbiamo interesse a fare vedere anche il lato “scomodo” della gestione, non solamente gli orari belli rigogliosi con circa 170 treni urbani invernali che poi diventano circa 150 se non meno.
Come diceva BonFa, la nostra e-mail e’ aperta a chiunque ci voglia supportare di persona.
pendolari.romanord@gmail.com
Grazie!
Tommaso
Caro Bonfa
chi scrive utilizza la ferrovia da ormai quasi 40 anni e ha visto di fatto peggiorare lo stato del servizio, anche se il tracollo che stismo vivendo risale agli ultimi sei sette anni (grosso modo coincide con la soppressione del capolinea di Lepanto). posso dirti che dal 1988 i giorni in cui il programma i esercizio è stato risperttato non sono più di una decina. La tua analisi è perfetta, sul treno tanti mugugni e tante imprecazioni, poi quando si tratta di agire ci si ritrova ad essere i soliti quattro matti a protestare. L’interruzione di pubblico servizio viene contestata non a chi non è capace di gestire il servizio ma al pendolare che si azzarda ad alzare la testa. Ho testimoniato nel lontano 1978 in un processo che riguardava il servizio di allora ( anche all’epoca le cose non filavano sempre per il verso giusto) e per fortuna l’allora pretore di Castelnuovo di Porto trovò il modo e le ragioni giuridiche per assolvere i pendolari imputati.
Come vedi quindi poco cambia (e in peggio nel tempo) anche se apprezzo la vostra azione che sicuramente merita un appoggio maggiore da parte di tutti gli utenti (la parola clienti mi fa venire l’orticaria)
Con la soppressione ufficiale (ancorchè temporanea, seeeeeee) del treno urbsno delle ore 19,42 si realizza un buco nel serrvizio urbano di ben 32 minuti.
Il servizio offerto 40 anni fa dalla SRFN era sicuramente migliore.
Franco, concordo su ogni parola di quanto scritto. E non mi riesce difficile immaginare che anni fa il servizio difficilmente poteva essere peggio di cosi’ (uso la ferrovia da appena 3 anni…”nulla”).
Grazie per il commento!
Tommaso