Pendolari in ostaggio nella giornata di sciopero
1902/10/2013 di Bonfa.it
Questo fatto che riportiamo è di una GRAVITA’ INAUDITA.
Ieri, alla ripresa del servizio in fascia di garanzia (dalle 17 alle 20) durante lo sciopero, molti utenti,saliti sui pochi treni partiti da piazzale Flaminio, sono rimasti chiusi nelle stazioni di destinazione (Labaro,Giustiniana e La Celsa ma crediamo che ce ne siano state altre nelle stesse condizioni) perchè nessun addetto aveva riaperto i cancelli per tempo.
Il paradosso è che chi scendeva dal treno non poteva uscire dalla stazione, chi voleva prendere quel treno era impossibilitato a farlo sempre perchè gli accessi erano chiusi.
Alcuni pendolari hanno chiamato le forze dell’ordine perchè sono stati presi dal panico.
E’ questo il modo di offrire servizio pubblico? Erano presenti dei non-vedenti tra i passeggeri e sono stati aiutati da altri sfortunati viaggiatori a uscire, dopo essersi procurati autonomamente un varco.
Chi è responsabile dell’apertura e della chiusura delle stazioni?Dove è il gestore? Dove è la sicurezza?
Non ci sono parole ulteriori per descrivere lo stato d’animo degli utenti e la sofferenza loro procurata. La parola VERGOGNA non rende pienamente l’idea di quanto sia degradata questa linea ferroviaria,un tempo vanto di Roma e adesso così maltrattata e agonizzante.
Questo è l’ennesimo esempio di come non si fa servizio pubblico verso gli utenti, e noi lo segnaleremo affinchè chi di dovere possa fare qualcosa per dare un servizio degno di un paese civile.
[…] https://pendolariromanord.com/2013/10/02/pendolari-in-ostaggio-nella-giornata-di-sciopero/ […]
E’ in corso un esposto? vorrei firmarlo
Cari amici di Rieti, grazie per la diffusione!
Sandrine, grazie per la disponibilita’. Appena ci muoviamo ti facciamo sapere.
Senza dubbio “il vaso sta traboccando”, come si dice.
Tommaso
Pronto!
Anche a me è capitato di non poter passare su Via Flaminia una volta arrivata a Labaro. Infatti il pomeriggio per ritornara a casa sono riuscita a prendere un autobus di fortuna (il 332) che mi ha lasciato alla fine di via Emery. Arrivata poi a piedi alla stazione di Labaro ho trovato chiuso il sottopassaggio della Stazione, Quindi avendo lasciato l’auto al parcheggio della “Celsa” sono dovuta passare lungo le sponde del fiume Tevere, tra la boscaglia, il fango e camminando vicino ad accampamenti di fortuna di extracomunitari, Per fortuna sono arrivata “indenne” alla mia auto. Quindi oltre ad aver subito tutti i disagi per lo sciopero ho dovuto anche affrontare l’avventura alla “indiana Johnes”. Tutto ciò è veramente vergognoso! Se fate un esposto lo firmo volentieri.
Anna Maria
Anna, ho inquadrato perfettamente il percorso che hai fatto, roba da pazzi.
Grazie per la testimonianza, appena ci sara’ da firmare te lo faremo sapere. Di sicuro non “ingoieremo amaro”.
Buona serata
Tommaso
E’ possibile aprire questa scatola di sudiciume in qualche modo? sembra che non ci sia modo in questo paese di evitare i disagi, la mortificazione e in ultimo la tristezza di gente che va a lavorare e paga le tasse tutti i giorni per mille euro al mese. Che si deve fare per farci ascoltare? per favore DITEMELO, sono all’esasperazione.
grazie a tutti per il servizio offerto. siete l’unica voce amica; credetemi, è importante.
Carlo, intanto grazie per quanto ci dici e che ci sprona ad andare avanti in questa opera titanica di coinvolgimento di tutti i pendolari per pretendere un servizio migliore. Di cose ce ne stanno da fare, alcune piccole vittorie le abbiamo ottenute, ma la strada è ancora lunga. Come aprire questa “scatola”? Un po’ proseguendo incessantemente con l’opera di informazione, un po’ accadrà indipendentemente da noi: i tempi sono ormai maturi e i soldi son finiti. Questo vuol dire che il carrozzone pubblico ATAC non può più stare in piedi così ma deve essere RISTRUTTURATO. Qualche cosa si sta muovendo dalla testa…e il tempo ci darà ragione. LA speranza è di sopravvivere nel mentre che ciò accada! Grazie
Una bella denuncia alle ferrovie per sequestro di persona?
Mike, ci sono “lavori in corso”…chiunque voglia aiutarci attivamente ci scriva!
pendolari.romanord@gmail.com
Grazie!
p.s. Non sei stato l’unico ad avere questa idea!
In effetti è la prima cosa che mi è venuta in mente!
Anche questo è Vergognoso.
Scusate ma avete letto le scuse del direttore Vincenzo Saccà? E se si cosa ne pensate?
Le abbiamo lette e ci fa piacere leggere della nuova organizzazione, sebbene dispiaccia la mancata coordinazione nella riapertura delle stazioni, vista la situazione critica della mobilita’ a Roma, specialmente nei giorni di sciopero del personale in servizio nel Trasporto Pubblico.
Per il futuro, gli utenti hanno ormai preso coscienza che segnalare i disservizi non e’ uno sport contro l’azienda ma semplicemente la rivendicazione dei diritti da utenti PAGANTI, e soprattutto non e’ inutile, anzi.
Perché non postate la lettera così che anche gli altri la possano leggere e fare le loro considerazioni? Grazie
ciao Fabio,quale lettera intendi?
Quella di scuse del direttore Saccà
BonFa, Fabio, esatto, se non erro parliamo tutti di questa http://www.vignaclarablog.it/2013100424934/ferrovia-roma-nord-atac-chiede-scusa-ai-pendolari/ . Corretto?
[…] stesso fatto era accaduto circa un anno fa, sempre durante uno sciopero in cui le stazioni venivano chiuse. In quell’occasione, dopo […]