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Cronache di una rimodulazione senza fine

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18/11/2013 di El Negro Zumbon

Da Lunedi’ 23/09/2013 e’ in corso una “rimodulazione” da parte di ATAC (gestore della ferrovia) dell’orario urbano, che corrisponde all’applicazione dell’orario del Sabato feriale ai giorni da Lunedi’ a Venerdi’ feriali, e cioe’ nella soppressioni di 16 treni urbani nella fascia serale.

Il motivo principale e’ sempre la cronica e acclarata mancanza di personale, e in questo modo si e’ voluto evitare di effettuare soppressioni “casuali” ma piuttosto programmarle, in attesa (questo e’ sempre desiderato) di avere personale a sufficienza per coprire l’orario di servizio (SEMPRE disatteso).

Questa rimodulazione, che aveva una prima scadenza il giorno 8 ottobre 2013, è stata prorogata “a oltranza”.

Si apprezza finalmente l’assenza delle soppressioni all’ultimo momento ma si riscontrano due grandi problemi: l’aumento dell’attesa e il sovraffollamento. In particolare tra le 17:52 e le 18:10 (18 minuti) l’utenza riempie fino e oltre la capacita’ massima il treno extraurbano 712 (Piazzale Flaminio 18:10 – Viterbo 20:52), creando notevole disagio e ritardo agli utenti urbani (che non hanno altra opzione a breve) e gli utenti extraurbani (che potenzialmente si possono recare fino a Viterbo).

Da Lunedi’ 14 Novembre tuttavia il disagio sembra minore per l’attesa ridotta con la variazione delle due partenze precedenti e l’effetto si e’ attutito (trattasi comunque di “toppa sulla toppa”) (da 17:40 a 17:45 e da 17:52 a 18:00).

Tuttavia rimane il problema circa due ore piu’ tardi: ci sono attese di 32 minuti (tra il treno delle 19:26 e quello 19:58) e 22 minuti (tra il treno delle 19:58 e quello le 20:20). Per il treno urbano delle 19:58 abbiamo le seguenti foto a testimonianza:

Giovedì 26/09/2013, in attesa del treno urbano delle 19:58 a Piazzale Flaminio
Giovedì 26/09/2013, in attesa del treno urbano delle 19:58 a Piazzale Flaminio

Giovedì 26/09/2013, 20:23, urbano 19:58 dopo Saxa Rubra
Giovedì 26/09/2013, 20:23, urbano 19:58 dopo Saxa Rubra

Lunedì 30/09/2013, treno urbano delle 19:58 da Piazzale Flaminio
Lunedì 30/09/2013, treno urbano delle 19:58 da Piazzale Flaminio

Martedì 22/10/2013, treno urbano delle 19:58 da Piazzale Flaminio
Martedì 22/10/2013, treno urbano delle 19:58 da Piazzale Flaminio

Mercoledì 23/10/2013, treno urbano delle 19:58 da Piazzale FlaminioMercoledì 23/10/2013, treno urbano delle 19:58 da Piazzale Flaminio

Lunedì 04/11/2013, in attesa del treno urbano delle 19:58 a Piazzale Flaminio
Lunedì 04/11/2013, in attesa del treno urbano delle 19:58 a Piazzale Flaminio

Martedì 05/11/2013, in attesa del treno urbano delle 19:58 a Piazzale Flaminio
Martedì 05/11/2013, in attesa del treno urbano delle 19:58 a Piazzale Flaminio

Martedì 05/11/2013, treno urbano delle 19:58 da Piazzale Flaminio
Martedì 05/11/2013, treno urbano delle 19:58 da Piazzale Flaminio

Mercoledì 06/11/2013, treno urbano delle 19:58 da Piazzale Flaminio
Mercoledì 06/11/2013, treno urbano delle 19:58 da Piazzale Flaminio

Mercoledì 13/11/2013, in attesa del treno urbano delle 19:58 a Piazzale Flaminio
Mercoledì 13/11/2013, in attesa del treno urbano delle 19:58 a Piazzale Flaminio

10 thoughts on “Cronache di una rimodulazione senza fine

  1. urc ha detto:

    Evviva! Nel 1934 le corse erano molte di più , ma l’ATAC oltre ai biglietti clonati ha questa capacità di invertire la piramide del personale: tanti impiegati e dirigenti inoprativi (solo per le scartoffie o per occasioni ludiche – spettacoli, mostre e così via – ma poco personale operativo che conduce autobus o guida treni.

    • Tommaso ha detto:

      urc, a proposito di tempi ormai remoti: hai mica un orario “storico”? Il nostro piu’ vecchio risale agli anni ’80!

      • urc ha detto:

        Caro Tommaso purtroppo non ho nulla, purtroppo non si può conservare tutto, inoltre i vari trapassi aziendali hanno fatto perdere molti documenti, mi ricordo che l’ing. Curci mi diceva che di aver salvato degli schemi dalla distruzione (dovrei avere il suo libretto “il treno della Tuscia). Comunque se vi interessano posso il 1° volume della conferenza sui trasporti dell’ottobre 1978 e due numeri della rivista Strade ferrate del 1981. Saluti

  2. franco ha detto:

    Al di là dell’iperbole si può dire che URC abbia ragione in termini relativi, Infatti, considerata la mole dell’utenza sicuramente il servizio ha subito un regresso, soprattutto negli ultimi 25 anni, quando il servizio su gomma che affiancava quello del treno ha subito una riduzione di offerta do iltre il 50% in termini di posti/trasporto e Km di percorrenza. Per inciso il Cotral sulla direttrice Flaminia percorre più Km fuori srvizio che di corsa utile.

  3. franco ha detto:

    Riprendo il commento che ho dovuto interrompere per motivi tecnici.
    All’inaugurazione nel 1932 erano esercitate 7 corse sulla ttratta roma Vitebo con partenze alle 5.58; 7.41; 10.27; 12.00; 13.20; 16.27 e 18.24; le partenze delle 7.41 e delle 12.00 erano qualificate “diretto” (qualifica rimasta come memoria storica) e fermavano solo a Castelnuovo di Prto, Civita Castellana, Soriano e Viterbo. era inoltre prevista una partenza alle 20.33 limitata a Civita castellana. I treni effettuava a richiesta le fermate del tratto urbano che all’epoca erano soltanto, Aeroporto (l’attualeTordi Quinto e Castel Giubileo (lattuale Labaro nonchè Prima Porta (la Stazione però era molto pù avalle dell’attuale)

  4. franco ha detto:

    Mi scuso ma sto scrivendo a mozzichi e bocconi per problemi sul computer.
    Dopo la guerra il servizio fu incrementato, rimanendo alle partenze da Roma, nel 1947 si aveva: 5.15, 6,16 (festivi, erano i treni dei cacciatori), 6.40; 8.00; 9.09; 10.55; 12.49 (solo feriale); 13.16; 14.49; 15.24; 16.53; 18.05; 19.49 e (udite, udite) due corse festive alle 20.47 e alle 21.40; Venivano inoltre effettuate le prime “corsette” sul tratto urbano che già comprendeva una stazione “montebello” con partenze alle 7.02; 8.20; 10.14; 12.10 14.15; 15.43; 17.15; 18.22 e 20.29.
    Nel 1947 in un’ottica keynesiana erano iniziati i lavoti di raddoppio della ferrovia e furono istituite le fermate di Piazza Euclide (che però fu aperta al servizio solo nel 1958) e di La Celsa (che doveva servire come deviatotio per Montebello, la cui stazione era prevista sul lato della Tiberina del cimitero).
    Nel 1954 erano previste le seguenti partenze da Roma: 4.16(festivo) 6.43, 7.38, 8.45 10.40 13.10 14.35 17.20 17.45(feriale) 18.19 (feriale) 19.10 20.05 (feriale) 21.00 22.12 (festivo)
    Le corsette partivano alle 6.10, 7.00, 8.20, 9.32, 10.14, 11.12, 12.20 13.00 14.20 15.13 16.09 17.04 18.15 19.37 20.26 22.32 e 23.25.
    Bisogna tenere conto che all’epoca Prima Porta era una borgata poco abitatata e comunque nel corso della giornata c’era il rinforzo di alcune corse su gomma. Per il resto lungo il percorso gli insefiamenti abitativi era altrttanto rari, quindi il srervizio urbano poteva addirittura considerarsi sovradimensionato rispetto all’utenza potenziale.
    Il rsto alle prossime puntate.

    • Urc ha detto:

      Molto giusto quanto scrive Franco. E sul problema della carenza del personale operativo è la tendenza acclarata da parecchi anni di rovesciare la piramide organizzativa dove questi operativi sono la punta e non la base.

  5. Tommaso ha detto:

    Buongiorno a tutti. Urc, certamente un singolo non puo’ fungere da biblioteca. Anzi: i documenti che hai citato ci piacerebbero molto! Disponi di una copia elettronica?

    Franco, non ti scusare, anzi!! Le tue info vanno dritte dritte nella nostra analisi degli orari per diffondere la storia della ferrovia!

    Se gradirete, potrete scriverci per organizzarci per il nostro prossimo incontro che avverra’ a breve (info sommarie su https://twitter.com/PendolariRMNord/status/402450397341548544 ) (siete iscritti alla nostra newsletter?)!

    Grazie ancora!

  6. franco ha detto:

    La rimodulazione successiva risale al 1969. Nel frattempo l’alluvione del 1966 aveva determinato lo spostamento della stazione di Prima Porta e l’abbandono della tratta per Montebello. La stazione di Euclide funzionava a regime ed era stata istituita la stazione di due ponti. La stazione Aeroporto erastata spostata nell’attuale Tor di Quinto in vista dell’intersezione urbana con il treno delle ferrovie dello stato (il cosidetto anello ferroviario. il cavalcaferrovia nei pressi della stazione e la via Camposampietro sono il rilevato su cui doveva correre l’anello mai chiuso). Con l’orario del 1969 viene accentuata la divisione tra servizio urbano e servizio extraurbano e viene addirittura sperimentato un servizio notturno. Sulla tratta urbana il servizio era fornito anche su gomma gestite dalla SRFN che, quando nel 1977 saranno assobite dall’ATAC, daranno luogo alle linee 202,203 e 204 e relative deviate (oggi 200 200D 033 039)
    Le parte nza del servizio extraurbano da Flaminio erano alle: 6.48; 7.40; 9.30; 11.00 (queste ultime tre nei gioni feriali esercitate con autobus che seguiva la linea del treno effetuando fermate anche in corrispondenza delle stazioni del servizio urbano); 13.17; 14.34; 17.25; 17.45 (anche urbano solo feriale) 18.29 (anche urbano, peraltro la partenza effettiva è sempre stata alla 18.34 solo feriale); 19.16 (la partenza effettiva è semère stata alle 19.20); 20.20 (anche urbano solo feriale) 21.15; 22.12 solo festivo la cui partenza nei mesi estivi, ora legale, era posticipata alle 23.12). Il servizio festivo era notevolmente migliore dell’attuale essendo soppresse solo le corse delle 17.45, 18.29 e 20.20.
    Sulla tratta urbaba le partenze erano alle : 4.50; 5.40; 6.10; 6.20; 6.40; 6.45; 6.55; 7.10; 7.50; 8.15; 9.05; 9.15; 10.35; 11.10; 12.05; 12.55; 14.05; 15.15; 16.35; 16.50; 17.15; 17.28; 17.40; 18.00; 18.15; 18.50; 21.30; 22.30; 23.40; 0.30; 1.30.
    Con la costruzione dellcase popolari a Prima Porta il servizio urbano venne mano a mano potenziato fino ad arrivare alla fine del anni 70 ad una frequenza di 12 minuti nelle ore di punta e 22 minuti nelle ore di lenta. Sulla tratta eztraurbana furono aggiunti (su pressione studentesca) due treni alle 12.25 e alle 13.55. Peraltro fu soppresso il treno dell 17.45 (in un primo momento sostituto con due autobus, uno per Morlupo e uno per S.Oreste e fu istituito un treno alle 16.30 feriale.
    Negli anni 80 sotto le spoglie di un prestyeso miglioramento sono cominciate sperimentazioni e soppressioni tuttora in corso.
    Spero di essere stato esauriente e non troppo noioso.

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