Domenica 30 marzo: il Comitato sul Treno della Tuscia
1231/03/2014 di Bonfa.it
Il 30 marzo scorso il Comitato Pendolari ha partecipato alla bella iniziativa promossa da Legambiente, con il patrocinio della Regione Lazio e dell´Ente Regionale Parco di Veio, per la valorizzazione del paesaggio e del turismo sostenibile.
Alle ore 9.30, tutti alla stazione Flaminio della linea Roma-Viterbo e poi a bordo del “Trenino Verde Atac Vejo-Tuscia” di Legambiente.
Lo scopo è stato quello di incentivare l´utilizzo del treno per valorizzare le realtà paesaggistiche e rurali dei comuni attraversati della linea che collega la Capitale alla Tuscia.
Solo per l’occasione (non intendevamo rovinare la festa a nessuno, inclusi gli amici di Legambiente) ci siamo astenuti dal far notare i disservizi che quasi quotidianamente ci sono sulla linea e abbiamo fatto i turisti per un giorno, ma abbiamo preso appunti…
Il treno era strapieno di persone e l’evento crediamo sia riuscito alla grande.
Abbiamo pubblicato alcuni video sul nostro canale youtube, che rendono l’idea che questa linea non va abbandonata ma POTENZIATA. Ci sono grosse risorse turistiche che vanno assolutamente valorizzate!
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato, con la speranza che questi eventi siano sempre più frequenti.
[…] Via: https://pendolariromanord.com/2014/03/31/domenica-30-marzo-il-comitato-sul-treno-della-tuscia/ […]
Alcuni anni fa era una iniziativa periodicamente attuata..
forse quando non era ancora in mano ATAC…
Esatto, BonFa! Il mitico TRENO DELLA TUSCIA con i treni TIBB (quelli con gli interni in legno)! Ce n’e’ stato uno nel 2007!
si faceca la domenica nei periodo primavera estate. era una coppia di treni straordinaria con biglietto comprensivo di visite guidate e degustazioni.
Grazie Franco per la specifica! Se per caso hai foto o volantini di qualche tipo, non esitare a mandarceli…li sbatteremo sul tavolo di chi di dovere!
5 ore di questo treno in un giorno. Non posso fare altro che complimentarmi per il coraggio 😀
🙂 ma magari si ripete!!!!
Nel caso fosse definitivamente riesumato il trenino della Tuscia si dovrebbe fare con i vecchi treni Stanga con i sedili in legno. Il che però presupporrebbe il recupero di almeno due convogli prima che i mezzi finiscano di andare in malora abbandonati lungo la linea.
Ed in particolare, se si è ancora in tempo, sarebbero da recuperare almeno una carrozza di prima classe per convoglio. Ricordo che nella seconda metà degli anni ’80 ogni tanto capitava una carrozza del genere, con i vetri sulle porte degli scompartimenti, i sedili a divanetto con schienale alto rivestiti in (finta) pelle rossa, le tendine alle finestre. Oggi sembrerà incredibile ma venivano usati anche per portare gli studenti a Viterbo e nessuno li vandalizzava. Proprio altri tempi.
Purtroppo invece l’iniziativa di Domenica e’ stata tutta organizzata da Legambiente, nella barbara ottica di tagliare i costi piu’ tagliabili (e invece la promozione del TPL e’ fondamentale).
I treni stanno come dici tu, Emanuele, a marcire e a essere distrutti dai vandali…in attesa che qualcuno se ne curi!
Le carrozze della vecchia prima classe non devono essere molte (al massimo un paio). alcune erano già state riadattate quando le TIBB erano in servizio, Forse ancora di può salvare l’imperiale sulla quale Mussolini fece il viaggio inaugurale (con uno scomparto di prima classe a 8 posti e il resto del vagone in legno senza divisorio e porta centrale). Sarò un laudator temporis acti ma quelle carrozze e quelle motrici, se revisionate, potrebbero ancora regolarmente viaggiare.
Grazie per le preziose info, Franco…ne faremo buon uso.
E non sei affatto un “nostalgico”: la manutenzione e’ fondamentale. In molte citta’ italiane girano bus degli anni ’80 (tenendo tuttavia a mente le dimensioni delle aziende), ma e’ innegabile che qui la cura dell’esistente sia prossima allo zero e si tenda a comprare, comprare, comprare…magari per far girare un po’ di $.
Buona giornata!
Tommaso