Resoconto dell’incontro con Regione Lazio, Atac e Comune di Roma del 21 settembre 2015 #romacivitaviterbo #nuovorario #problemivecchi #tregua
528/09/2015 di Bonfa.it
Partiamo dall’inizio: qualche giorno prima dell’entrata in vigore del nuovo orario veniamo a sapere che ATAC intende fare lo “spezzatino” della linea, come anche ripreso dal nostro caro amico Gianfranco Lelmi.
A noi piace più prevenire che curare, nei limiti del possibile, e per questo facciamo subito recapitare ai nostri referenti della Regione Lazio questa lista di argomenti da trattare con ATAC (visto che l’orario lo propone il gestore e la proprietà da l’avvallo) proprio per evitare il caos.
In sintesi chiedevamo:
- Maggiore sinergia e contatto tra ATAC e COTRAL per le comunicazioni sui ritardi o soppressioni dei treni che partono dalla stazione flaminio che fermano alla stazione di montebello per poi poter prendere la coincidenza con il bus in partenza da Saxa Rubra e che porta gli utenti verso Viterbo, Anguillara/Trevignano/Bracciano/Manziana, Mazzano/Civita Castellana, Monterosi/Nepi.
- NESSUNA rottura di carico prevista a Civita Castellana e/o Montebello o comunque da discutere insieme
- NESSUNA autosostituzione per i treni che partono da Viterbo e da Civita Castellana
- Le corse inserite nell’orario devono essere GARANTITE, senza soppressioni o ritardi sistematici.
- Istituzione di almeno una corsa urbana da flaminio e da montebello alle ore 23 circa.
- Aumento delle corse serali il sabato sera (attualmente sono ogni 40 minuti, meno della domenica sera)
- Modifica del regolamento per poter permettere di portare sui treni le biciclette
- Messa in funzione di tutti i tabelloni di segnalazione nelle stazioni
A questo punto Regione Lazio convalida l’orario a ATAC (questo orario) e il 14 mattina si parte. Ben 180 corse urbane da erogare, rotture di carico a CATALANO e a MONTEBELLO (e noi chiedevamo di non metterle).
Il 21 mattina (dopo appena una settimana) saltano 8 corse urbane, la folla scende a flaminio e per far prima (visto il caos) cammina pure sui binari (ricordiamo che è vietato…) e si scatena il putiferio mediatico dato che il nostro articolo viene ripreso dalla stampa di tutta Italia, con giornali, radio e tv che ci chiamano di continuo. Le foto sono vere, come le corse urbane soppresse, ma c’è chi afferma il contrario…poi verrà smentito dai fatti e da sè stesso, ma andiamo avanti.
Una giornata di inferno per noi pendolari, ma pure per ATAC e Regione Lazio. Comune di Roma finora non pervenuto.
La sera del 21 abbiamo il fatidico incontro in Regione con ATAC e stavolta un referente dell’assessorato ai trasporti del comune finalmente viene ad ascoltarci.
E qua comincia la storia recente dell’orario “purga” per noi.
All’incontro sono presenti,
per ATAC: Nicastro, Chiovelli, Naso, Noia
Per Regione Lazio: Cecconi, Piccolo, Manetti
per il Comune di Roma (Assessorato ai trasporti): Bianco
per il Comitato Pendolari: Rinaldi, Tranfaglia, Felici, Zannini, Lembo, Rosica, Bonanni.
La discussione inizia con un preambolo del comitato che illustra i problemi derivanti dai primi giorni di applicazione del nuovo orario: traffico sulle consolari in aumento, il servizio erogato è insufficiente, l’extraurbano che non ferma più a prima porta (caso strano che sia una nuova stazione, aperta con l’edificio ancora da collaudare) e nel nuovo orario non si è tenuto conto delle esigenze del pendolare. Togliere il punto di rottura a montebello che danneggia sia l’urbano che l’extraurbano.
La coperta corta non è più una scusa accettabile perchè i nostri soldi (per abbonamenti e biglietti) sono veri. Il servizio è indegno e tra 80 giorni inizia il Giubileo della Misericordia…del pendolare, a questo punto.
Abbiamo accennato ai presenti dei corposi faldoni di reclami che riceviamo quotidianamente dai nostri amici pendolari.
A questo punto ATAC ci fa notare che i disservizi che elenchiamo non risultano a loro. Il treno da Viterbo viene preso da 200 persone al giorno (a detta di ATAC che rileva le timbrature, ma noi evidenziamo che sono molti di più) e la vettura che parte da viterbo cambia nome/numero, ma comunque arriva a piazzale flaminio (in determinati orari, non per tutti i treni).
“Abbiamo reso ufficiale il ritardo che il treno fa”…testuali parole di ATAC. Precisano che la nuova stazione flaminio assorbirà comunque il traffico urbano e ci saranno meno ritardi. Ribadiamo che abbiamo chiesto più volte di visionare il progetto della nuova stazione (sia a ATAC che a Regione Lazio), ma non ci hanno mai fornito quello che chiedevamo. Abbiamo seri dubbi sulla nuova stazione, secondo noi sottodimensionata per il traffico pendolari e utenti che avrà Roma nel 2017, essendo figlia di un progetto del 2007.
ATAC doveva scegliere, in caso di necessità il male minore: penalizzare l’urbano o l’extraurbano? E’ stata scelta questa seconda soluzione.
Abbiamo fatto notare, con l’orario vecchio alla mano, con i punti di rottura attuali, in alcune fasce della giornata (tra le 11 e le 15 circa) non ci sono treni extraurbani che partono da CATALANO e arrivano a Flaminio.
A questo punto ATAC obietta sul nostro articolo della mattina e sulle singole parole che abbiamo scritto, noi abbiamo tirato dritto e ricordato che NON si passa sui binari, ma che comunque qualche tempo fa c’era la vigilanza in stazione che regolava l’afflusso di traffico. Adesso non ci sta più questo controllo e sulla banchina c’è il caos quando arrivano e ripartono i treni, pieni da scoppiare!
A questo punto interviene a fare da “paciere” la Regione che riporta la discussione sull’orario. Si parla dell’extraurbano e del fatto che il bus Cotral non aspetta i pendolari che scendono dal treno a saxa rubra/prima porta/montebello per prendere il bus. Noi pensiamo che nemmeno gli autisti cotral sappiano quando arrivano i treni con questo nuovo scellerato orario, buono sulla carta, ma non gestibile con le attuale forze in campo.
La rimodulazione in vigore con il nuovo orario ci dicono che debba essere “metabolizzata” dall’utente e quindi sia ATAC che Regione Lazio ci chiedono di aspettare un paio di settimane (di tregua, aggiungiamo noi).
Noi ricordiamo a ATAC e Regione Lazio che devono COMUNICARE le modifiche impattanti sull’utenza: non si può uscire con un nuovo “rivoluzionario” orario il venerdi prima per andare in vigore il lunedì! La Regione Lazio riconosce la mancanza e si attiverà per migliorare questo fondamentale aspetto, di concerto con ATAC.
Noi non dimentichiamo anni di disservizi con una settimana di nuovo orario sperimentale. Non basta un colpo di spugna per cancellare il passato tragico che abbiamo vissuto sulla nostra pelle.
La Regione, su nostro suggerimento, prende l’impegno di convocare una conferenza dei sindaci a breve, alla quale saremo presenti per portare le istanze dei pendolari, come sempre.
Inoltre, sempre Regione Lazio, annuncia che è in previsione la realizzazione di una APP per dispositivi mobile per essere aggiornati sui ritardi e sugli orari di passaggio e partenza dei treni della tratta extraurbana.
È stato chiesto a ATAC di rendere accessibile ai non vedenti l’orario pubblicato in versione pdf che solo udendolo si trasforma in orari misti senza una logica: un portavoce del comitato (non vedente) si offre di collaborare con loro per rendere questo possibile. Logicamente noi questo lo facciamo gratis, quando dovrebbe essere una attività già pagata al gestore…
Facciamo notare che nell’orario extraurbano nella fascia dalle ore 11 alle 15 è stato soppresso un treno (n.707 crediamo) delle 12:25 .Si è chiesto di sostituirlo almeno con autobus navette.
Atac ribadisce che le 10 corse in più saturano la tratta urbana.
Si accenna al parcheggio di Montebello che è perennemente incustodito e aperto: i dati in possesso a ATAC dicono che tutti i parcheggi sono in crescita come afflusso, non solo montebello.
Abbiamo sollevato il problema delle stazioni chiuse per furto, ma che dovrebbero restare aperte per dare informazioni, visto che è servizio pubblico. Sono sempre pubblici uffici.
Ribadiamo che la percezione dell’utenza, in merito al nuovo orario, non è positiva. Atac chiede anche il nostro supporto per spiegare meglio le cose, poichè forse hanno riconosciuto che il Comitato comunica più e meglio di loro.
Il referente dell’Assessore comunale, da un mese in carica, si mette a disposizione per discutere dei problemi di competenza comunale. Gli abbiamo inviato una lunga lista di eventi, stazione per stazione.
Si affronta quindi anche il problema della vigilanza assente in stazione, nei parcheggi e sui treni. I vigilantes non possono rispondere all’utenza che sono lì solo per tutelare il patrimonio di Atac, ma anche i pendolari! Che pensano che si rubano i treni e le stazioni? Noi pendolari siamo il patrimonio di Atac!
Regione Lazio prende l’impegno, insieme a Atac di rivedere i compiti della vigilanza in modo che siano più funzionali al ruolo che ricoprono.
Il Comitato, finita la discussione sull’orario, ribadisce pochi temi, ma importanti.
- Quando si fa il raddoppio della tratta extraurbana da Riano a Pian Paradiso? La risposta è: dopo il Giubileo.
- Quando si concluderanno i lavori della nuova stazione flaminio: Risposta: dopo il Giubileo (sembra sia stata trovato un sito archeologico nei pressi degli scavi…)
- Convocherete a breve una riunione dei sindaci della tratta? In tal caso vorremmo partecipare. La risposta è :Si, vi faremo sapere.
- Il camminamento a fianco alla stazione di Riano si fa? Risposta: A tale proposito Atac ha scritto al sindaco di Castelnuovo.
Infine, ricordiamo che i disabili (e le biciclette) non possono salire sui treni a flaminio. ATAC conosce il problema e la questione sono i regolamenti che non lo permettono, per la conformazione della stazione e per l’altezza dei treni. Speriamo che con nuovi treni e nuova stazione il problema sia superato, ma dovremo comunque attendere almeno altri 3 anni…
Restiamo quindi in attesa di vedere risultati tangibili post-riunione, oltre alle prese di impegno di cui sopra. Noi ci prendiamo comunque il nostro impegno e per 15 giorni deponiamo l’ascia di guerra: non ce la facessero riprendere che son dolori per tutti!
Alla prossima!
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AGGIORNAMENTO del 22 settembre: Atac ha fatto sparire dall’orario mostrato sui display l’indicazione del ritardo! Questa decisione unilaterale, post-riunione, ci disturba molto, e non solo a noi. Che senso ha mettere un treno con un orario che non esiste sull’orario ufficiale? Noi pensiamo sia solo per nascondere il ritardo.
Abbiamo subito chiesto di ripristinare il vecchio e più comprensibile sistema. Non si confonde oltremodo l’utenza, che già soffre il nuovo orario!
(Es. treno in partenza da montebello delle 8,10 in ritardo di 3 minuti prima veniva indicato con 8:10 +3 rit, adesso scrivono direttamente 8:13, un treno che non esiste in orario!)
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AGGIORNAMENTO del 28 settembre: sono trascorse due settimane dall’entrata in vigore del nuovo orario e le polemiche legate ai disservizi non si placano. Gli utenti continuano a segnalare e a segnalarci le corse (soprattutto urbane) che subiscono continui ritardi (mascherati) e che non ci stanno capendo nulla con gli orari mostrati sui display che sono diversi da quelli pubblicati sull’orario ufficiale.
Atac ancora persiste nel voler mantenere i ritardi nascosti. Sollecitiamo di ripristinare la vecchia modalità.
Dopo 14 giorni è palese che non si riesca a gestire appieno il nuovo orario.
ULTIM’ORA: METRO A bloccata tra Termini e Ottaviano. Non c’è pace per ATAC e soprattutto per l’utenza!
Alla fine tanto bla bla bla ma senza nessun impegno concreto.
speriamo che ATAC e REGIONE si presentino alla prossima conferenza dei sindaci sul tema (che è pubblica), così oltre a noi ci saranno tanti altri pendolari…
Il sistema adottato dall’ATAC (ovvero indicare l’ora effettiva di partenza) in fondo risponde ad una vecchia richiesta di questo blog, quandi si chiedebva di far parture i treni a riempimento rispetto alla quale risposi che un tale sistema sarebbe servito solo a mascherare ritardi e sopprssioni. Sono contento che anche qualcun altro si sia accorto della circostanza.
grazie comunque di condurre la battaglia che sfiancherebbe chiunque.
[…] del giubileo, gli scioperi (ben 14 durante il 2015), i vari cambi d’orario in estate, fino all’ultima rimodulazione di settembre e di ottobre. In parallelo ci sono state le dimissioni del sindaco di roma e dei vertici di ATAC a complicare […]
[…] del giubileo, gli scioperi (ben 14 durante il 2015), i vari cambi d’orario in estate, fino all’ultima rimodulazione di settembre e di ottobre. In parallelo ci sono state le dimissioni del sindaco di Roma e dei vertici di ATAC a complicare […]