Deragliamento minimizzato…poi la verità. #guastotecnico #disservizi #paura
410/03/2017 di Bonfa.it
Anche oggi non ci siamo fatti mancare i disservizi, ma stavolta l’hanno combinata grossa. Infatti verso le ore 10 è deragliato un treno extraurbano all’altezza di Ponzano (e tratta interrotta tra Catalano e Sant’Oreste), come riportato dal blog Odissea Quotidiana e subito rilanciato dai maggiori quotidiani romani e nazionali.
La cosa che ci ha fatto saltare sulla sedia, oltre all’eloquente immagine del treno fuori dai binari, è stata la comunicazione ufficiale di ATAC, che parla di “guasto tecnico”.
Ci sentiamo quindi “presi per i fondelli”perchè questo è un disastro annunciato, nonostante i nostri martellanti e ripetuti inviti alla Regione Lazio per investire pesantemente in sicurezza. Ricordiamo che sulla nostra tratta extraurbana, lunga oltre 80 km, vige ancora il vecchio sistema di sicurezza col giunto telefonico, che dopo il disastro di Andria di luglio 2016, è stato deprecato e sostituito con uno più efficiente.
Ricordiamo inoltre che questo non è il primo deragliamento che avviene sulla linea, anzi nel recente passato ce ne sono stati altri..
Trascorse oltre 2 ore dal deragliamento, ATAC scrive sul proprio sito che qualcosa c’è stato ed è stato attivato il servizio navetta sostitutivo ..
La nostra linea è tra le pochissime in italia che ha ancora questo sistema ormai obsoleto. Aggiungiamo che il danno di oggi potrebbe essere dovuto anche a usura del materiale rotabile e al non rispetto delle velocità nella tratta, che se non ricordiamo male dovrebbe essere di 30 km/h al massimo.
Vi rendete conto di come siamo ridotti noi pendolari?
- Viaggiamo per la maggior parte su treni vecchi di 30 anni, senza aria condizionata e senza bagni (il treno in foto invece ha circa 20 anni ma è tra quelli “nuovi” – una decina circa a disposizione – con bagno e A/C).
- La sicurezza è quella che è, ma siccome siamo sotto vigilanza di USTIF, che permette di usare il giunto telefonico, allora siamo a posto per la “legge”. Guarda caso però tutte le altre ferrovie sono transitate sotto ANSF che NON permette assolutamente l’uso del giunto!
- ATAC minimizza l’accaduto di oggi, dando conferma di non saper gestire la tratta ferroviaria in concessione…però la Regione Lazio ha rinnovato il contratto di affidamento del servizio per altri 3 anni!
- La Regione Lazio (secondo noi la grande colpevole di tutto questo marasma che va avanti da anni) aveva promesso 154 milioni di euro di investimenti nel 2016, che non sono mai arrivati (semmai esistessero veramente questi soldi) nonostante tutte le conferme ufficiali!
In conclusione, è palese che la tratta extraurbana stia morendo, sotto gli occhi di tutti.
Stiamo preparando l’ennesimo esposto alle magistrature per quanto accaduto oggi e se dovesse accadere qualcosa di ancora più grave sapremo almeno a chi dare la colpa. Per il momento non ci resta che sperare …e segnalare!
Stiamo procedendo a ulteriore dettagliato esposto alla magistratura. #staytuned
Certo che finchè continueremo a pensare che la cosa più importante di un treno è l’aria condizionata e non se il rodiggio del materiale sia compatibile con l’armamento dovremo sempre aspettarci situazioni di questo genere
Ma chi lo pensa?
Purtroppo un po’ tutti. Da qualche tempo sembra che la caratteristica più importante di un mezzo pubblico sia il condizionamento. basti pensare che la stragrande maggioranza delle corse ATAC perse la scorsa estate derivava da malfunzionamento degli impianti di climatizzazione.
Stendiamo poi un velo pietoso su come tali impianti siano progettati e il modo in cui vengono gestiti quando sono funzionanti.
Quello che vorrei capire è perché si stanno spendendo non so quanti soldi per costruire sottopassaggi e cavalcavia in sostituzione dei passaggi a livello nel tratto viterbese, dove il numero dei treni è minimo e lavori così invasivi sono inutili, invece di intervenire sui binari. Nella stazione di Viterbo sarà un anno che i treni entrano ed escono a passo d’uomo per evitare deragliamenti dovuti (così mi dissero tempo fa) alla condizione degli scambi.