Tutto cambia perchè nulla cambi, e gli anni passano. #autotutela #TAR #contratto #comelebestie
Lascia un commento19/09/2017 di Bonfa.it
Questa info è passata un po’ sottotraccia, ma il nuovo contratto per l’affidamento del servizio di trasporto delle ferrovie concesse Roma-Lido, Roma-Civita Castellana-Viterbo e Roma-Giardinetti è stato annullato dopo nemmeno 6 mesi dall’entrata in vigore.
La storia: nel dicembre scorso, la Regione firmava il nuovo contratto che sostituiva il vecchio ormai in proroga dal lontano 2006 (dopo ben dieci anni di proroghe e rinvii!), poi a fine gennaio 2017 il consorzio RATP faceva ricorso al TAR per questo affidamento diretto e per quello (sempre diretto) firmato da Regione Lazio e da RFI per l’affidamento dell’infrastruttura ferroviaria delle 2 ferrovie Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo(infatti la Roma-Giardinetti la “regalavano” al comune di Roma…) per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Avete capito bene: la Regione, contravvenendo a ogni regola sia di buon senso che europea, prosegue nell’affidamento diretto di un servizio pubblico (quello dei trasporti) che dovrebbe essere aggiudicato tramite gara europea. Per questo ricorso al TAR, e per molto altro, la Regione Lazio si è vista costretta ad annullare il nuovo contratto in “autotutela” e a riproporne in fretta e furia uno nuovo, quasi identico. Altrimenti la soluzione era di prorogare ancora quelli vecchi di oltre 10 anni!
Tutto questo va a discapito del servizio erogato, che infatti peggiora di giorno in giorno e sul quale la Regione può fare molto poco, anzi è notizia di questi giorni che sempre la Regione Lazio non pagherà ATAC per il servizio erogato sulle nostre ferrovie, andando a compensare crediti con Cotral e Atac, tenendosi quindi in tasca gli 80 milioni di euro annuali che avrebbe dovuto versare a Atac, secondo il vecchio contratto.
Diteci voi come si fa ad andare avanti così, con questa precarietà di servizio che non mostra nulla di buono, dove abbiamo una tratta extraurbana sempre più abbandonata e lasciata “marcire”, dove non abbiamo nessuna certezza dei treni che partono, quando partono, quando, se e dove arrivano. Un servizio pubblico sempre profumatamente pagato (sia dalla Regione sia dall’utente tramite biglietti e abbonamenti), ma scandaloso!
Per questo entro qualche giorno perfezioneremo il ricorso che invieremo alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, proprio per denunciare le pessime condizioni in cui viaggiamo, al limite della sopportazione umana..a due passi dalla capitale d’Italia: treni sporchi, senza aria condizionata e senza bagni per la maggior parte, senza controlli…veri treni bestiame che d’estate diventano dei forni!
Per ultimo diciamo una cosa: come si può fare una buona programmazione annuale di un servizio pubblico (con annessi aggiornamenti su documenti come la Carta dei Servizi, la Carta della Mobilità e le condizioni generali di trasporto) quando il gestore sul proprio sito pubblica dati relativi al 2012?
Sono dati di 5 anni fa, svegliatevi!!!
Seguiteci e saprete.